A febbraio la coda degli incentivi statali continua fare bene, vendite in aumento
Si continua a inveire contro la mancata conferma degli incentivi statali, ma stando ai dati sulle immatricolazioni avvenute nel mese di febbraio c’è poco da lamentarsi. Nel secondo mese del 2010, infatti, le immatricolazioni di automobili sono state 200.560, il che significa un aumento del 20,6% su base annua. Un dato positivo, nulla da dire, ma che porta con sé l’amara consapevolezza che prima o poi il segno sulle vendite e sulle immatricolazioni sarà, inevitabilmente, negativo.
Gianni Filipponi, direttore generale della UNRAE, spiega che gli ordinativi del 2010 sono “bassissimi e sono l’indiscutibile indicatore delle pessime condizioni in cui il mercato italiano dell’automobile si accinge ad affrontare i prossimi mesi”.
Il rappresentate della UNRAE continua affermando che “i 1450.000 contratti con cui si è chiuso il mese di febbraio, cifra che rispetto all’analogo mese dello scorso anni registra una flessione di quasi il 35%, sono la punta dell’iceberg di uno scenario molto negativo, all’interno del quale si evidenziano anche le forti difficoltà in cui si muove la domanda di vetture con motorizzazione a basso impatto ambientale come Gpl, metano e ibrida”.
La situazione complicata è confermata da Eugenio Razzelli, presidente di ANFIA, il dato da sottolineare è la mancanza di ordinativi nel 2010: “Quando il portafoglio di inevasi verrà smaltito, senza una uscita graduale dalla fase degli incentivi ci si può attendere una caduta importante del mercato, confermata anche dall’attuale trend negativo degli ordini. Considerando l’assenza di interventi questo ci porterà al massimo ad un mercato di 1.800.000 unità immatricolate a fine anno con un rallentamento significativo anche dei veicoli a trazione alternativa, in particolare a metano, che sono più che triplicati nel confronto tra il 2008 (7%) e 2009 (22%) interrompendo in tale modo un processo virtuoso di trazioni ecologiche alternative che contribuiscono molto in termini ambientali e di abbattimento delle emissioni di CO2”.
Eugenio Tinto