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La classifica delle regioni indifferenti alla crisi dell’auto

Chi ha paura di un aumento dei prezzi causati dalla crisi e chi giudica l’auto indispensabile: questa la mappa dell’Italia secondo la SWG.
A cura di Danilo Massa
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Gli italiani e l'amore per l'auto, una cultura votata alla velocità e alla comodità, ma anche un mercato asmatico. Queste le dinamiche che regolano il rapporto tra i consumatori e veicoli privati. Ma anche sensibilità diverse, regione per regione, che dividono l'Italia tra chi ha paura della crisi e della riduzione del reddito reale e chi ritiene che – dopotutto – di certe cose può farsi anche a meno.

L'istituto di ricerca SWG, commissionato da Europ Assistance, ha condotto un'indagine statistica tra le diverse regioni del Bel Paese, interrogando i cittadini sul livello di preoccupazione per la crisi e sulla rilevanza dell'automobile nella vita di tutti i giorni. I risultati sono raccolti in due classifiche che disegnano l'Italia ed i suoi umori.

Chiamati a definire il proprio stato d'animo di fronte alla crisi – siete "preoccupati", "sensibili" o "indifferenti"? – i cittadini hanno espresso pareri difficilmente riconducibili a variabili oggettive, come il reddito medio. Se è vero che tra le regioni più preoccupate troviamo la Campania (al 4° posto), è pur vero che la prima è una delle regioni che rientra nella fascia medio-alta del reddito netto, le Marche. Le meno allarmate sono la Sicilia, al penultimo posto, e la Liguria, all'ultimo.

Per quanto concerne il proprio rapporto con l'auto, i consumatori esprimono un giudizio che in parte è la conseguenza del sistema di infrastrutture della regione. Solo in parte, mentre per la restante conta anche il proprio rapporto con la società moderna. Umbria e Marche sono tra i primi posti sia tra le regioni più preoccupate per la crisi economica, sia tra quelle che giudicano l'auto un bene indispensabile. Sarebbe inoltre opportuno confrontare i dati con il livello di urbanizzazione e di traffico. Chi abita nelle regioni con le metropoli – e non è forse un caso – sembra poco disposto a salire in auto. Necessità a parte. Persino la Campania, in cui la concentrazione abitativa è particolarmente elevata e resa poco mobile dalle infrastrutture, il parere dei cittadini sull'indispensabilità dell'auto colloca la regione a metà classifica.

Si riportano di seguito le classifiche per percezione della crisi ed indispensabilità dell'auto.

Indice di risparmio e percezione della crisi:

Marche, 132
Umbria, 131Sardegna, 114
Campania, 110
Toscana, 108
Piemonte + Valle d'Aosta, 106
Trentino Alto Adige, 106
Puglia, 103
Calabria, 103
Basilicata, 101
Friuli Venezia Giulia,100
Abruzzo, 100
Molise, 99
Veneto, 98
Lombardia, 95
Emilia Romagna, 93
Lazio, 93
Sicilia, 81
Liguria, 76

Indice di indispensabilità dell'auto:

Veneto, 108
Umbria, 107
Marche, 107
Sardegna, 107
Sicilia, 106
Basilicata, 104
Calabria, 103
Abruzzo, 102
Campania, 102
Lazio, 102
Puglia, 102
Molise, 101
Emilia Romagna, 99
Toscana, 98
Lombardia, 97
Piemonte + Valle d'Aosta, 97
Friuli Venezia Giulia, 95
Trentino Alto Adige, 90
Liguria, 87

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