Mercato auto, l’usato batte il nuovo: in Italia giro d’affari da quasi 19 miliardi di euro
Quando si decide di cambiare auto la domanda che ogni automobilista di pone è sempre la stessa: nuovo o usato? Una risposta a questo quesito sembrano darla i dati dell’Osservatorio dei Consumi Findomestic 2018, realizzato in collaborazione con Prometeia, che hanno stabilito come gli italiani sembrino preferire i veicoli di seconda mano piuttosto che quelli freschi di concessionario.
Il giro d'affari dell'usato è superiore al nuovo
Nell'anno che volge al termine, infatti, le vendite di veicoli risultano in crescita dell’1,6% in volume, mentre i prezzi sono in calo dello 0,5%, ma a sorprendere è il dato sul primato per giro d’affari che spetta alle auto usate con quasi 19 miliardi di euro contro gli "appena" 17,6 miliardi che, secondo le stime di Prometeia, raggiungerà il mercato delle auto nuove a fine anno. A rallentare l'acquisto delle auto nuove contribuirebbe l'incertezza della situazione economica, i provvedimenti contro il diesel e l'introduzione della procedura di omologazione WLP – il nuovo standard per le emissioni -, ma anche la diffusione del car sharing nei grandi centri cittadini e una crescente propensione verso il noleggio a lungo termine; tutti fenomeni che farebbero preferire agli automobilisti andare sul sicuro puntando con decisione sulle vetture usate.
Si comprano soprattutto veicoli usati e diesel
Il mercato delle auto usate, infatti, continua a crescere sia in valore del 3,5% sia in volume del 3%, anche se evidenzia un rallentamento rispetto al 2017 quando la domanda era stata sostenuta da un’immissione record di vetture a km 0 (+49% la variazione rispetto al 2016). La propensione all'acquisto di vetture usate è favorita non solo dall’incertezza della situazione economica, ma anche dall'offerta particolarmente vivace nel segmento delle km 0 e delle vetture provenienti dal noleggio. Dati in controtendenza rispetto al mercato delle auto nuove anche sul fronte delle motorizzazioni con il diesel che regge, in crescita del 6%. Particolarmente bene anche il settore dei camper sia in termini di pezzi venduti (+17,1%) che in valore (+19%) con un giro d’affari che ammonta a 232 milioni di euro: quella relativa ai camper rimane ancora una nicchia che, però, sta attirando di anno in anno un numero crescente di appassionati.