Mercato auto, per l’usato non c’è crisi: a ottobre è +8,8%
Le immatricolazioni delle nuove auto fanno fatica tanto che ad ottobre il mercato ha subito una brusca frenata del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; se quello del nuovo non sembra volersi riprendere, ecco però che c'è l'usato a trascinare il settore tanto che, nel decimo mese dell'anno, i passaggi di proprietà delle automobili, al netto delle minivolture – trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale – hanno messo a segno con 307.910 formalità il record assoluto per il mese di ottobre facendo registrare un incremento mensile dell'8,8%: per ogni 100 vetture nuove ad ottobre ne sono state vendute 207 di seconda mano e 155 nei primi dieci mesi dell'anno.
Diesel in crescita, un dato in controtendenza rispetto al nuovo
Dati che fanno da contraltare al mercato delle auto nuove e che confermano come gli automobilisti italiani guardino sempre con interesse alle vetture usate: nei primi dieci mesi del 2018, infatti, il mercato dell'usato ha archiviato incrementi complessivi del 5,3% per le autovetture e del 3,5% per tutti i veicoli, mentre per i motocicli si evidenzia un calo del 2%. Non sembra voler perdere quota il diesel, nonostante le misure antismog, che ha registrato un aumento dei passaggi di proprietà per questa tipologia di auto, con un'impennata del 9,7% che ha fatto arrivare al 49,6% la quota di mercato delle autovetture a gasolio di seconda mano nei primi dieci mesi dell'anno. In controtendenza rispetto all'andamento delle prime immatricolazioni risultano invece i passaggi di proprietà dei motocicli che nel mese di ottobre, a fronte di una crescita a doppia cifra delle nuove iscrizioni, hanno registrato al netto delle minivolture un leggero aumento dello 0,5%, che scende in terreno negativo in termini di media giornaliera (-3,9%) tenuto conto della giornata lavorativa in più rispetto all'analogo mese del 2017.
Bilancio positivo per le radiazioni, con variazioni mensili del +12,7%. Il tasso unitario di sostituzione del parco auto nel mese di ottobre risulta pari a 0,93 – ossia ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 93 – e a 0,75 nei primi dieci mesi dell’anno. Nei periodo gennaio-ottobre 2018 le radiazioni hanno archiviato incrementi complessivi del 7% per le autovetture. Ma se a gennaio le radiazioni maggiori erano per modelli di auto Euro2, ma nei mesi seguenti è avvenuto il sorpasso e sono ora le Euro3, in maggior parte diesel, ad essere mandate con maggiore facilità in pensione, seguite dalle Euro 4. A salire in misura ancora maggiore, però, sono state le Euro 5 ed Euro 6 che messe insieme hanno toccato quota 12,2%.