Mercedes-Benz Ener-G-Force: concept per l’Auto Show Design Challenge 2012
La casa automobilistica Mercedes rilascia le prima immagini ufficiali della Ener-G-Force, inedito prototipo sviluppato dalla stella come esercizio stilistico per il Los Angeles Auto Show Design Challenge 2012. A metà tra una SUV ed un fuoristrada vuole in qualche modo anticipare un'auto del futuro, più nello specifico si ipotizza una Classe G del 2015 che, secondo i progetti, sarà declinata sia nella variante civile (in foto) che nella variante appositamente allestita per il corpo di polizia per ora visionabile solo nei bozzetti della fotogallery poichè non ancora costruita. Sarà in grado di solcare qualsiasi tipologia di terreno, sfruttando unicamente energie alternative.
Caratteristiche della vettura – a livello estetico, come già anticipato, la Mercedes-Benz Ener-G-Force si pone come futuro modello di serie da contrapporre all'eccellente Mercedes Classe G. Se pur di fatti le forme siano decisamente futuristiche e personali, la somiglianza tra le due auto è di buona visibilità. Partendo dal frontale, esso si caratterizza per una grossa mascherina colore grigio canna di fucile comprensiva di gruppi ottici anteriori dotati della sola tecnologia a Led. Piuttosto che al di sopra dei passaruota squadrati e pronunciati gli indicatori di direzione trovano posto ai lati del cofano, mentre in coda i gruppi ottici di dimensioni ridotte trovano inspirazione da quelli della Mercedes SLS AMG. Terminano la dotazione superfici vetrate visivamente ridotte per favorire un utilizzo sicuro del mezzo da parte della polizia in caso di scontri a fuoco e gommatura dal diametro in grado di superare qualsiasi ostacolo.
Motore – stupore a parte, almeno per il momento la Mercedes Ener-G-Force altro non è che un prototipo non marciante prodotto in scala 1:1. Ciò nonostante i suoi creatori hanno già immaginato la tipologia di propulsione che potrebbe sfruttare: in sintesi si tratta di un sistema formato da due serbatoi posizionati sul tetto in grado di immagazzinare l'acqua piovana che verrà poi depurata ed utilizzata, insieme ad altre risorse rinnovabili, dal cosiddetto "Hydro-tech converter" per ottenere idrogeno da bruciare in celle di combustibile da cui verrà prodotta a sua volta elettricità destinata ad alimentare ben quattro motori elettrici indipendenti. L'autonomia complessiva fornita dal pacco di batterie preso in analisi è di circa 800 km, mentre fa parte dell'equipaggiamento il sistema "Terra Scan", ossia una telecamera in grado di scansionare il terreno circostante ed adattare la risposta delle sospensioni a seconda della tipologia di tracciato ci si trovi ad affrontare.