Mercedes gioca d’astuzia: Hamilton ipoteca il mondiale in Russia, Vettel non va oltre il podio
Serviva una vittoria per alimentare le speranze iridate della Ferrari, è arrivata una doppietta Mercedes a condannare, seppur non definitivamente, il Cavallino all'ennesima stagione di rimpianti: in Russia, grazie anche all'ennesimo gioco di squadra, è Lewis Hamilton a trionfare portando a 50 punti il vantaggio su Sebastian Vettel, solo 3° alla bandiera a scacchi. In mezzo ai due, a completare la festa d'argento, c'è Valtteri Bottas, ancora una volta a podio e sacrificato dalla squadra per permettere al britannico di portare a casa l'ottava vittoria del 2018.
Allo start Vettel ci prova, Hamilton resiste
In partenza ci prova Vettel che, scattato dalla terza casella, tenta di imitare Bottas nel 2017: purtroppo per il tedesco, però, l'avversario in questione risponde al nome di Lewis Hamilton che non si lascia attaccare costringendo il pilota della Ferrari ad accodarsi. Dietro è Verstappen a regalare emozioni con una rimonta che, nel corso di pochi giri, lo porta a ridosso delle prime posizioni. Le due Mercedes comandano il gruppo, decidendo l'andatura, poi è proprio Bottas a rompere l'equilibrio andando ai box, copiato da Vettel al giro dopo; entrambi montano le gomme Soft per andare fino in fondo, il tedesco tenta l'undercut che riesce nonostante il rallentamento sospetto del finlandese. La Ferrari rientra davanti alla Mercedes di Hamilton che schiuma rabbia cercando l'immediato sorpasso.
Giochi di squadra e astuzia, l'inglese a +50 sul tedesco
Il duello tra i due rivali si infiamma, l'inglese si porta a ridosso del suo avversario e tenta l'attacco a Vettel: il tedesco riesce a resistere al primo, non al secondo che lo vede uscire sconfitto dal confronto accodandosi a Hamilton. Con il campione del mondo davanti al rivale, ecco l‘ordine di scuderia a Bottas, fin troppo palese: il numero 77 rallenta in maniera evidente lasciando strada libera al compagno di squadra che si prende la seconda posizione con il finlandese a proteggergli le spalle. La Ferrari tenta subito l'attacco, ma l'effetto elastico lo condanna. Davanti Hamilton vola in testa dopo il pit stop di Verstappen, dietro di lui Bottas a concedergli un cuscino di sicurezza sul quale dormire sonni tranquilli: Vettel non va oltre il podio scivolando a 50 punti dal leader del mondiale e dicendo, probabilmente, addio alle speranze iridate. Rimane la matematica ad alimentare le speranze, ma con questa Mercedes sembra impossibile anche solo sognare per la scuderia di Maranello.