Mercedes, Hamilton: “Devo rimboccarmi le maniche”

Dopo un inizio scoppiettante, la fortuna sembra avergli voltato le spalle. Lewis Hamilton è arrivato secondo al Gran Premio d'Austria dietro il compagno di squadra Nico Rosberg. Il pilota inglese è stato autore di una grande partenza che l'ha portato dalla nona posizione alla quarta in pochissimi secondi ma alla fine non è riuscito a impensierire Rosberg che è sempre più leader del mondiale piloti. Lewis Hamilton è stato intervistato dal Northampton Chronicle, in vista del prossimo Gran Premio di Gran Bretagna in programma a Silverstone il prossimo 6 Luglio: "In genere, i trofei che consegnano in Formula 1 non sono bellissimi. Quello di Silverstone è bello, ma non te lo lasciano. Lo sollevi sul podio, e poi lo devi riconsegnare. Alla fine, comunque, a me non importa come sia, l’importante è che ci sia scritto ‘Primo'. Potrebbe anche essere una vecchia lattina, o una Coca-Cola con scritto ‘Primo’, davvero non mi importa". Il pilota di Stevenage ha un rapporto speciale con la pista inglese: "Non saprei come spiegare quanto sarebbe speciale per me vincere a Silverstone un’altra volta. E’ passato parecchio tempo da quando ho vinto lì, mi ricordo che era stato incredibile".
Hamilton parla della gara inglese con grande piacere ed emozione, affermando anche che la spinta dei fans è fondamentale: "Nel 2007 ero in pole, è stata un’esperienza unica. È incredibile! Sembra che tutti siano con te, come se il risultato ottenuto sia stato frutto dell’aiuto di tutte le persone, è un qualcosa di particolare. Qui ho vinto nel 2008, e ho come l’impressione di vedere la gente che si alza sulle tribune e festeggia nel momento in cui affronto la chicane dove tutti uscivano fuori pista per l'aquaplaning. Riesco ancora a vedere i fans che esultano, e non vuoi mai renderli infelici".
La lotta per il mondiale sembra compromessa con la terza vittoria stagionale di Rosberg e il distacco che si è ampliato a 29 punti ma Hamilton pensa positivo: "Sono convinto di potercela fare quest’anno. La macchina c’è e non c’è ragione per la quale non dovremmo riuscire a farcela". La pace che era stata imposta dai vertici in casa Mercedes tra i due piloti sembra comunque appesa ad un filo dopo le direttive di collaborazione sbandierate da Toto Wolff domenica a Spielberg che sembrano esser state male interpretate da Rosberg, il quale ha dichiarato a Crash.net: "Se trovo un piccolo vantaggio non lo vado a dire ad Hamilton". Riusciranno i dirigenti della scuderia tedesca a gestire questo dualismo? Basta attendere Silverstone.