Messico e nuvole (di polvere)…la faccia allegra di Sébastien Ogier
Si chiude la terza tappa del Mondiale WRC con il Rally del Mexico e per tutti suona l'allarme: Sébastien Ogier e la sua Volkswagen Polo R WRC sono imprendibili. Sono i numeri a parlare: su ventidue prove speciali in programma il francese se ne aggiudica quattordici, rifila oltre un minuto e 10 secondi a Latvala, anche lui sulla micidiale Polo, ed umilia i piloti delle altre case costruttrici, con distacchi pesantissimi che vanno dai 5 minuti e 28 del terzo, Thierry Neuville sulla nuova Hyundai i20 WRC, ai 6 minuti e 49 di Elfyn Evans sulla Ford Fiesta RS. Gli altri vengono letteralmente inghiottiti dalla polvere lasciata da Ogier: quasi 10 minuti a Prokop, quinto, 13 minuti a Guerra, sesto, e poi a salire.
La disfatta Citroen – Se nella prima giornata di gara si poteva sperare in un attacco da parte del team francese, si è poi dovuto fare i conti invece con la sfortuna e le rotture. Mads Ostberg era in grado di impensierire seriamente Ogier e lo ha dimostrato vincendo la SS3 e la SS4 e mantenendo la leadership della classifica provvisoria fino alla fine della SS6. Putroppo per lui il rally di fatto finisce al termine della SS13 quando nonostante una riparazione di fortuna che però gli impedisce di continuare. Rientra in gara grazie al regolamento Rally 2 e riesce ancora ad impensierire Ogier nell'ultima giornata, aggiudicandosi la temutissima SS20 Guanajuatito di 55.92 Km e la successica SS21, ma purtroppo senza più velleità di classifica. Nonostante tutto anche il compagno Kris Meeke ha saputo ben figurare nonostante il ritiro e il rientro in Rally 2, vincendo la SS18 e dimostrando comunque che una DS3 alla fine del suo sviluppo è ancora un mezzo competitivo.
Hyundai in crescita – L'arrivo di Hyundai nel mondiale WRC aveva animato il periodo pre-stagione, con l'ingresso di una nuova casa costruttrice capace sulla carta di impensierire gli storici marchi del rally. Purtroppo però l'esordio non è stato dei migliori con un Rally di Montecarlo terminato subito nelle battute iniziali di gara e con un Svezia in cui le i20 WRC non avevano di certo brillato. Ora invece sembra essere stato trovato un equilibrio interno al team e la prova di Thierry Neuville ne è la testimonianza. Una gara attenta, che seppure non ha brillato per le prestazioni assolute, ha tenuto il belga lontano dai guai portandolo al terzo posto finale in classifica. Più sfortunata la gara di Atkinson, che comunque chiude in settima posizione.
Ogier fa paura – Quanto dimostrato in Messico è sufficiente per impensierire, e non poco, tutti gli avversari di Ogier. Il francese ha dimostrato di essere infallibile sulle viscide strade del Montecarlo e ha replicato sulle polverose e difficili piste messicane. Per contro ha patito qualche errore di troppo sulla neve svedese, lasciando la vittoria finale al compagno di squadra Latvala. Il calendario WRC però non offre più prove in tali condizioni ed anzi, le prossime tre prove sulla carta sono molto favorevoli alla coppia Sébastien Ogier-Volkswagen Polo, con Portogallo, in programma dal 3 al 6 aprile, Argentina e Sardegna che potrebbero segnare uno strappo considerevole in classifica.
WRC Rally Mexico – Classifica finale
1. Sébastien Ogier – Volkswagen Polo R WRC 4:27:41.8
2. Jari-Matti Latvala – Volkswagen Polo R WRC +1:12.6
3. Thierry Neuville – Hyundai i20 WRC +5:28.6
4. Elfyn Evans – Ford Fiesta RS WRC +6:49.3
5. Martin Prokop – Ford Fiesta RS WRC +9:54.4
6. Benito Jr. Guerra – Ford Fiesta RS WRC +12:57.6
7. Chris Atkinson – Hyundai i20 WRC +15:31.5
8. Mikko Hirvonen – Ford Fiesta RS WRC +17:06.8
9. Mads Ostberg – Citroen DS3 WRC +25:38.5
10. Yuriy Protasov – Ford Fiesta R5 +28:21.1