Michael Schumacher, la cartella clinica copiata a mano
Una bozza della relazione medica di Michael Schumacher è stato lasciata incustodita sulla scrivania dell’Ospedale Universitario di Grenoble prima di essere sommariamente strappata e gettata in un bidone delle spazzatura nelle ore che hanno preceduto il trasferimento dell’ex pilota dal centro neurologico francese al Centro Universitario di Vadois di Losanna, in Svizzera. A rivelare di nuovi particolari che vanno ad arricchire le indagini in corso è Le Dauphiné Libéré, secondo cui la versione del rapporto medico, successivamente trasmesso all’Ospedale di Losanna, riguardava il caso di Jeremy Martin, il falso nome assegnato al fascicolo di Schumacher dall’Ospedale di Grenoble per garantire la massima privacy sui dati del dossier del tedesco. Una misura di sicurezza di cui solo ne erano a conoscenza solo “il medico curante e una manciata di dipendenti” aveva specificato il Direttore del centro neurologico francese, Jacqueline Hubert, una misura di sicurezza che riduce notevolmente il numero dei sospettati.
Dossier trascritto a mano – Indiscrezioni confermate dal tedesco Bild che, citando sempre Hubert, aveva indicato che gli esperti non avevano trovato tracce di intrusione nel sistema informatico dell’Ospedale di Grenoble. “Abbiamo fatto verificare completamente il nostro sistema informatico per verificare chi avesse avuto l’accesso al fascicolo di Michael Schumacher o se ci fosse stata un’intrusione dall’esterno ma al momento non siamo riusciti a trovare alcuna traccia” aveva rivelato la Dott.ssa Hubert ai media tedeschi. Secondo alcune fonti, gli inquirenti starebbero privilegiando la pista della trascrizione a mano dei documenti lasciati incustoditi con i dettagli del dossier che avrebbero maggiormente interessato i media.
Sulle tracce di “Kagemusha” – Kagemusha è lo pseudonimo utilizzato per firmare le email dal soggetto che avrebbe provato a vendere a diverse testate europee la dozzina di pagine estratte dal fascicolo medico di Michael Schumacher. “L’ombra del guerriero” è la prima traccia su cui la Polizia francese sta indagando per risalire all’indirizzo del server da cui sono state inviate le email, un riscontro comunque complesso e che un utente esperto può aver facilmente falsificato.