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Mick Schumacher: “Devo vincere il titolo se voglio la Formula 1”

Conclusa la sua prima stagione in Formula 2, il figlio di Michael Schumacher punta al titolo in vista dell’approdo nel Mondiale: “Adoro questo sport, adoro guidare e adoro vincere”.
A cura di Valeria Aiello
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Ho imparato molto in questa mia prima stagione di Formula 2 e sono sicuro che le esperienze che ho fatto si dimostreranno utili nel 2020”. Lo ha detto Mick Schumacher, 12° in campionato dopo l’ultima gara del 2019 ad Abu Dhabi, prima di tornare in pista per le due giornate di test (5-6 dicembre) con cui si è ufficialmente conclusa la stagione. Due giorni in ottica 2020 per tutte le squadre, compreso il team Prema che ha visto il debutto dell’esordiente Robert Shwartzman, il 20enne russo anch’egli pilota della Ferrari Driver Academy che quest’anno ha vinto il campionato di Formula 3 e promosso in Formula 2 in squadra con Schumi Jr.

Schumi: "Devo vincere il titolo se voglio la F1"

Per Mick gli obiettivi del 2020 sono già ben chiari: puntare al titolo in vista dell’approdo in Formula 1 nel 2021. “Quella di rimanere un altro anno in Formula 2 è stata la scelta più logica – ha spiegato Mick al francese L’Equipe – . Logica, ma anche la più sicura. La categoria sarà diversa l’anno prossimo, tutti dovranno imparare il comportamento delle monoposto con pneumatici da 18 pollici (che arriveranno in Formula 1 nel 2021, ndr). Se riuscirò a fare il grande salto verso la Formula 1, allora avrò un piccolo vantaggio. E questo sarà positivo per me. Il mio obiettivo resta la Formula 1 e per questo devo puntare al titolo in Formula 2. Penso che sarà più facile perché ora conosco la macchina ed anche tutti i circuiti”.

In questa sua prima stagione in Formula 2, Mick ha disputato più di qualche buona gara, pagando lo scotto dell’apprendistato sulle piste dove in precedenza non aveva mai corso pur accumulando esperienza e crescita costanti. Più volte a punti fin dalla partenza del campionato in Bahrain, il 20enne figlio del grande Michael Schumacher si è assicurato la sua prima vittoria all’Hungaroring lo scorso agosto, sfiorando il podio in Austria e centrando la top ten anche in Azerbaijan, a Silverstone e Monza. Un potenziale che verrà sicuramente espresso nel 2020, il suo quinto anno consecutivo con il team Prema con cui ha conquistato sia il campionato tedesco sia l’italiano di Formula 4 e il titolo europeo della Formula 3 nel 2018.

"Papà? Il migliore"

Ad ogni modo per Mick, il cui rinnovo è arrivato alla fine della sua stagione di debutto nella categoria, bisognerà attendere almeno un altro anno prima del salto in Formula 1, nonostante i test sulla Ferrari svolti in Bahrain avessero contribuito ad alimentare il sogno di un sua promozione già nella prossima stagione. Per ora, ha spiegato il tedeschino, il passaggio in Formula 1 resta una prospettiva praticamente inevitabile per chi è cresciuto nel mito di suo padre Michael. “È il più grande, e lo sarà sempre. Se un giorno qualcuno batterà suoi record? Per me sarà sempre il migliore perché è stato il primo a farlo. È sempre stato il mio eroe perché è mio padre e perché è una leggenda dello sport che amo da sempre. Sono salito per la prima volta su un kart all’età di 2 anni e a 4 su una moto. Vedevo mio padre gareggiare e non desideravo di fare altro. Adoro questo sport, adoro guidare e adoro vincere”.

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