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Mini Austin Seven del ’59, l’icona inglese finisce all’asta

La vettura è uno dei primi 10mila esemplari realizzati e si presenta con una colorazione “tartan red”. Secondo gli esperti il suo valore potrebbe raggiungere i 24.400 euro.
A cura di Matteo Vana
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Il mondo delle auto è costellato di esemplari che, in diverse epoche, hanno fatto storia e tra di esse c'è sicuramente la Mini. La vettura, nata dalla British Motor Comporation, è una delle più longeve tanto che fu prodotta dal 1959 fino agli 2000: era il 1956 quando la crisi di Suez causò in Europa una preoccupante scarsità di benzina e il relativo incremento dei prezzi. Nel Regno Unito tale situazione aveva enormemente favorito la vendita delle bubble car, a scapito delle normali autovetture utilitarie. Per correre l'allora presidente della British Motor Corporation, George Harriman, affidò ad Alec Issigonis il compito di progettare una microvettura a 4 posti, quattro ruote e dotata di un motore a 4 cilindri.

Il modello è uno dei primi 10mila prodotti

Nasce così la Mini, una vettura rivoluzionaria per l'epoca che ha attraversato i decenni diventano una vera e propria icona del british style. Adesso uno dei primi 10mila esemplari è finito all'asta su Catawiki. Secondo gli esperti la sua valutazione potrebbe raggiungere i 24.400 euro. La particolarità dell'auto in questione, prodotta nel 1959, sta nella sua carrozzeria, più leggera di 50kg rispetto alle versioni successive, tanto che molte di esse furono utilizzate nelle competizioni proprio per il loro peso contenuto rispetto alle avversarie. Presentata nel 1957 e prodotta due anni dopo, sono pochissime quelle che sono rimaste intatte fino ai giorni nostri.

La Mini Austin Seven del '59 all'asta - Foto Catawiki
La Mini Austin Seven del '59 all'asta – Foto Catawiki

La vettura è un modello "Deluxe Export", con stemmi posteriori "Austin 850" invece di "Austin Seven" – visibili solo sugli esemplari per l'esportazione – con una colorazione "tartan red" ed è dotata di cerchi originali, così come il cambio e il motore. Ha anche posaceneri posteriori, gommini dei parafanghi con guarnizioni cromate, luce cromata sulla targa posteriore e copriruota con fori quadrati. Nessun intervento di restauro è stato fatto su di essa tanto da conservare intatte le particolarità originali dell'auto come la mancanza di tergiscristalli a causa dei vetri molto fragili. Un vero e proprio pezzo di storia che, nonostante abbai più di mezzo secolo alle spalle, ha conservato intatto tutto il fascino del suo tempo.

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