Mini Countryman: la Magna Steyr nega Detroit e rinvia a Ginevra 2010
La Mini Countryman doveva essere presentata al Salone di Francoforte. Poi la sua apparizione in pubblico fu posticipata al Salone di Detroit del 2010, perché non togliesse la scena ad altre vetture della casa inglese, le concept Mini Coupé e Mini Radcaster. Adesso nemmeno più negli Usa, ma in Svizzera, a Ginevra.
Ciò che ha spinto i vertici della Mini a far slittare l’esordio pubblico della Countryman dall’America alla Repubblica elvetica, da gennaio a marzo, sarebbe il tentativo della Magna Steyr di far rispettare determinati accordi alla Bmw.
La Magna Steyr, infatti, si occupa dell’assemblaggio della Mini Countryman, ma produce anche la Bmw X3, prossima a chiudere il proprio ciclo vitale. Ebbene, per i dirigenti della Bmw l’accordo che la Magna Steyr ha stretto con la Opel vale quasi quanto un tradimento.
Già un mese fa la casa bavarese aveva minacciato di chiudere i rapporti con gli austro-canadesi. Tutto su un filo di lana, che la Magna non vuole assolutamente far spezzare. La casa austro-canadese, allora, per non indurre la Bmw nella tentazione di violare i patti, avrebbe deciso di non produrre contemporaneamente la X3 e la Countryman. Prima l’una e poi l’altra.
Circa il nome da assegnare alla ritardataria, al piccolo Suv inglese, è stato confermato ufficialmente “Countryman”, mentre ci si lambicca per trovare una sigla che descriva efficacemente il sistema 4×4. Secondo “Motoring File” sarà “All4”. Sarà il nome che sarà, ciò che è certo è che il “contadino” si assenterà anche da Detroit 2010.