Mini Vision Next 100, guida autonoma e car sharing per il futuro del brand
Continuano i festeggiamenti per il centenario del brand bavarese. Il Gruppo Bmw celebra contemporaneamente i suoi 100 anni di attività e 50 anni di presenza sul mercato italiano. L'intera annata sarà costellata da differenti concept car spettacolari che mostrano come il marchio tedesco immagina il mondo automotive nei prossimi 100 anni. La Mini Vision Next 100 è un'auto dedicata al car sharing e ricca di tecnologia. Il concetto di base sta nella forte personalizzazione della vettura, che riconosce il guidatore e si adegua perfettamente ad ogni sua esigenza.
Una Mini per tutti
Compatta come sempre
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Una Mini per tutti
La Mini Vision Next 100 è una vettura camaleontica, capace di trasformarsi completamente appena si accede all'abitacolo. La piccola inglese affronta il concetto di car sharing e lo reinterpreta secondo l'idea "every Mini is my Mini". Esternamente la vettura si presenta come coperta da un mantello argenteo, che il team design di Mini definisce uno schermo da proiezione. Sarà l'input dell'utente a definire il colore della carrozzeria, le varie decorazioni grafiche e l'illuminazione degli interni. L'utilizzo da parte di più utenti non compromette l'esperienza singola e lo stesso esemplare diventa un'auto diversa a seconda del guidatore. Ogni utente sarà parte integrante di una community gestita interamente dalla Mini Vision Next 100. I differenti utilizzi delle funzioni di bordo saranno condivisi con gli altri membri della community, con la quale si potrà scoprire di avere gli stessi interessi in ambito musicale o essere tifosi della stessa squadra.
Compatta e agile come sempre
La Mini Vision Next 100 è stata disegnata rispettando uno dei più importanti standard per il brand inglese: il go-kart feeling. La vettura sarà divertente da guidare e, per quanto sarà dotata di guida autonoma, l'utente avrà sempre voglia di guidarla in prima persona. La meccanica, basata su un'unità compatta a zero emissioni, permette di ridurre le dimensioni della carrozzeria e l'evoluzione dei sistemi di sicurezza renderà superflui i pannelli protettivi esterni. Il risultato finale mette in mostra un corpo vettura dalle dimensioni paragonabili alla Mini originale del 1959. L'abitacolo mette a disposizione del guidatore una plancia molto minimale e dotata di pochissimi comandi. Lo schermo proietta tutte le informazioni necessarie a seconda delle scelte del guidatore e per passare dalla guida manuale a quella autonoma basta spostare verso il centro della plancia. L'assenza della console centrale contribuisce ad ampliare lo spazio per le gambe dei passeggeri. I sedili, dotati di tecnologia di seduta attiva, saranno efficaci anche per la guida sportiva.