Minimoto, Marco non ce l’ha fatta, muore a 6 anni. Donati i suoi organi
Ha lottato con tutte le sue forze negli ultimi sette giorni ma per Marco, il bambino di 6 anni di Dosolo, rimasto gravemente ferito domenica scorsa nel gravissimo incidente sulla pista Racing Park di Viadana, nel mantovano, non c’è stato nulla da fare. Il piccolo Marco si è spento sabato 16 luglio dopo una settimana di agonia all’Ospedale di Bergamo dove era stato ricoverato dopo il violento impatto. La camera ardente è stata allestita nel piccolo comune lombardo. Sì della famiglia alla donazione dei suoi organi che salveranno la vita di cinque bambini.
Il racconto del padre
“I medici hanno fatto qualunque cosa per salvarlo, gli sono state somministrate dosi altissime di farmaci, le cure si sono succedute senza tregua, con il massimo impegno dal primo all’ultimo minuto” racconta il padre, Cristian, che seguiva il piccolo Marco in pista. “Il suo fisico le ha sopportate tutte, era forte come un toro, in piena salute. Il trauma cranico subito in quel maledetto incidente ha causato però danni gravissimi al suo cervello che qualche ora fa ha smesso di avere attività, il piccolo marco ha dovuto cedere ad una cosa troppo grande”.
Sì alla donazione degli organi
“Marco è sempre stato un bimbo felice, allegro, e molto generoso, disposto a condividere un pezzetto di cioccolato con mamma e papà, un gioco con un amico” prosegue il papà nel post “Oggi però si è superato! Oggi marco ha deciso di donare i suoi 2 reni, il fegato, i polmoni e il cuore. Oggi grazie a Marco 5 famiglie avranno la possibilità di sperare. Oggi grazie a marco per 5 bambini potrà iniziare una nuova vita. I suoi organi sono sani e forti, sono idonei al trapianto! In un anno, in Italia si riescono a reperire solo 5 o 6 cuori di un bimbo di 6 anni, quest’anno uno di quei cuori è di Marco”.
L'incidente domenica scorsa
L’incidente si era verificato al rientro ai box, al termine di alcuni giri di prova sulla pista gestita dalla famiglia del pilota della Superbike, Ivan Goi. Ad attendere Marco al gazebo c’era il padre che, secondo quanto riportato da lui stesso ad alcuni testimoni, si sarebbe avvicinato al figlio, tirando la cordicella per riavviare il motore quando il piccolo era ancora in sella. Colto di sorpresa, il piccolo non sarebbe riuscito a controllare la minimoto, attraversando il parcheggio per circa 40 metri fino a schiantarsi contro la cancellata della pista. il piccolo indossava il casco ma nell’impatto ha riportato un grave trauma cranico. Trasferito in elisoccorso all’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, è stato sottoposto a intervento chirurgico ma dopo un iniziale miglioramento, le speranze della madre Loreta e del papà Christian sono svanite nel pomeriggio di sabato, poco prima delle 17, quando è stato accertato il decesso.