MircoMax, il minivan elettrico che conosce la posizione dei potenziali passeggeri
Dopo appena due giorni di Salone di Ginevra, è possibile dire che le novità non sono solo auto di lusso o di largo consumo. L'automotive si rinnova e studia soluzioni di lunga durata che riescono ad andare incontro alle urgenze ambientali e di mobilità pubblica. Bisogna riflette sull'impegno effettivo da parte dei diversi protagonisti – governi, case automobilistiche e consumatori – di spostare le innovazioni dalla vetrina (il Salone) alla strada, ma l'impressione è che un passo oltre il concept sia stato fatto.
Ambiente e mobilità pubblica trovano soddisfazione nel minivan Rinspeed MicroMax, un vettura a motore elettrico il cui abitacolo è alto 2 metri e offre quattro posti a sedere, una rastrelliera per biciclette, posti in piedi con cinture di sicurezza, macchina del caffè, frigorifero, prese elettriche per ricariche e connettività alla Rete. La novità non è tanto l'energia pulita associata al minivan, quanto l'"intelligenza" che potrebbe coordinare autista e potenziale passeggero. Entrambi, infatti, potrebbero comunicare attraverso il cloud computing, ovvero la condivisione di informazioni quale la localizzazione del minivan e del passeggero. Una sorta di car sharing istantaneo. A questa "intelligenza" bisogna aggiungere alcuni dati tecnici. MicroMax è a propulsione elettrica alimentata da due batterie che sarebbero capaci di garantire un'autonomia di 100 km e una velocità, più che sufficiente per percorsi urbani, di 95 km/h. Praticamente mancano solo le colonnine per la ricarica delle batterie e l'amministrazione di una metropoli che investa nel progetto.