Montezemolo: “Senna avrebbe chiuso la carriera in Ferrari”

Luca di Montezemolo a distanza di vent'anni dalla scomparsa di Ayrton Senna svela un retroscena che avrebbe portato il pilota brasiliano a Maranello: "Lui voleva la Ferrari e io lo volevo in squadra". Un aneddoto mai svelato prima dal presidente del Cavallino. Un passaggio che, se si fosse verificato, avrebbe potuto essere considerato il top per la Formula 1. Montezemolo ha dichiarato: "Poiché era in Italia per il GP di San Marino ci incontrammo nella mia casa a Bologna il 27 aprile. Parlammo a lungo e mi disse in modo chiaro che voleva chiudere la sua carriera alla Ferrari dopo esserci andato vicino qualche anno prima. Mi disse che apprezzava molto la posizione che avevamo preso contro l'eccesso nell'utilizzo degli ausili elettronici per la guida che non facevano emergere il reale valore dei singoli piloti – aggiunge in una dichiarazione sul sito della Ferrari – e ci accordammo per rivederci presto in modo da capire come superare i vincoli contrattuali che aveva in quel momento. Entrambi concordavamo sul fatto che per uno come lui la Ferrari sarebbe stata il normale sbocco per rendere la sua carriera, già brillantissima, addirittura unica. Purtroppo il destino portò via a tutti gli sportivi Ayrton e Roland Ratzenberger in uno dei weekend più tristi della F1".
Ad un giorno dall'inizio dell'Ayrton Senna Tribute 1994/2014 di Imola il presidente della Ferrari ricorda il pilota brasiliano: "Di Senna ricordo la gentilezza e la sua semplicità che sembrava quasi timidezza, in netto contrasto con il Senna pilota, un combattente sempre determinato ad ottenere il massimo. Avevo sempre apprezzato il modo di correre di Ayrton. Come in tutti i grandi campioni anche in lui c'era sempre un'enorme voglia di vincere, non si stancava mai di inseguire la perfezione e cercava di migliorarsi continuamente, era straordinario in qualifica ma anche un gran combattente in gara, sempre con il coltello fra i denti".