Montmelò ’09, la magia di Rossi strega Lorenzo
Nella carriera di un pilota ci sono vittorie che hanno un significato diverso a seconda dell’importanza, del momento e del modo in cui sono arrivate, o ancora in base a quale rivale si è battuto per ottenerle. Proprio il mix di tutti questi fattori ha reso la gara del Montmelò del 14 giugno 2009 uno tra i successi più belli mai centrati da Valentino Rossi nella sua lunghissima militanza nel Motomondiale.
Lotta per il titolo a tre: Rossi, Stoner e Lorenzo
Dopo aver conquistato il titolo iridato nel 2008, Valentino è ancora in sella alla Yamaha e comincia la nuova stagione con due secondi posti: in Qatar dietro a Stoner e in Giappone, dove parte dalla pole, alle spalle del compagno di squadra Lorenzo. Poi in Spagna, a Jerez de la Frontera, centra la prima vittoria stagionale ma nella quarta gara in programma, a Le Mans, giunge sedicesimo finendo fuori dalla zona punti. Incidente di percorso, anche se al Mugello, dove aveva vinto le sette precedenti edizioni, il fenomeno di Tavullia si piazza “solamente” al terzo posto. In queste prime cinque gare dunque è già palese che la lotta per il titolo mondiale della MotoGP sarà una questione che riguarderà solo tre piloti: Rossi, Stoner e Lorenzo.
Posizioni congelate al Montmelò
Si arriva così al Montmelò per il Gran Premio della Catalogna, sesto appuntamento stagionale, e il maiorchino piazza un’altra pole position davanti al Dottore. Dietro le due Yamaha partirà Casey Stoner con la sua Ducati che ha fatto registrare un tempo migliore rispetto ad Andrea Dovizioso, primo in griglia tra i piloti Honda. Dopo un avvio di gara che mantiene invariato l'ordine di partenza nelle prime posizioni, per alcuni giri al comando c’è il terzetto composto dai tre grandi protagonisti della stagione.
Duello in casa Yamaha
Ma dopo alcuni passaggi Stoner perde terreno, mentre Rossi e Lorenzo si alternano in testa alla corsa e negli ultimi giri la battaglia tra Rossi e Lorenzo si fa ancora più infuocata. Infatti, proprio negli ultimi tre passaggi, danno vita a uno straordinario duello con una serie di sorpassi al limite che consentono a Lorenzo di cominciare l’ultima tornata in testa.
Un sorpasso che fa la storia
Il maiorchino fa un ultimo giro praticamente perfetto chiudendo sempre la porta in faccia in tutti i punti in cui il rivale può tentare di passare, arrivando così all’ultima curva a destra, quella che immette sul rettilineo d’arrivo, dove un sorpasso è praticamente impossibile da fare, davanti al compagno di scuderia. Sarebbe fatta per lo spagnolo se non avesse la Yamaha numero 46 alle spalle. E così infatti il Dottore tira fuori dal cilindro l’ennesimo coniglio e mette a segno un sorpasso incredibile che vale la vittoria e un’altra pagina nella storia del Motomondiale.