Moto2, Marini: “Da Vale una grande mano, specie sulle piste nuove”

Per Luca Marini la stagione appena conclusa è stata la prima a tempo pieno nel Motomondiale. Portacolori del team Forward Racing in Moto2 e pilota della Vr46 Academy, Marini è riuscito a chiudere a punti in diverse occasioni, sorprendendo sul bagnato, e a Valencia è arrivato a un passo dal titolo di “Rookie of the Year” che ha mancato per soli 3 punti nei confronti di Xavi Vierge.
Ritrovarmi a Valencia a lottare per il ‘Rookie of the Year' è stato incredibile, perché all'inizio dell'anno non pensavo proprio a questo obiettivo – ha ammesso Marini in un’intervista a Motorsport.com – Il bilancio è assolutamente positivo, perché sono migliorato tantissimo dall'inizio dell'anno, sia come pilota che come persona. Mi dispiace un po' non averci pensato dall'inizio, perché probabilmente in alcune gare ho esagerato quando potevo raccogliere punti importanti e con qualche errore in meno sarei arrivato in Spagna con più punti di vantaggio”.
Tra le gare in cui ha sprecato di più, certamente il Gp d'Italia al Mugello dove Alex Marquez, fratello minore del campione della MotoGP Marc, era finito per centrarlo in pieno.
Penso che sia stato il weekend più bello, se non guardiamo alla gara. Ho fatto dei tempi incredibili da subito, ma proprio il gusto di guidare una moto al Mugello mi ha dato delle emozioni che non ho riprovato da nessun'altra parte. Un po' perché è la pista più bella del mondo secondo me ed un po' perché eravamo davvero a posto sia a livello di setting, che fisico e mentale. Sicuramente è stata un'occasione sprecata sull'asciutto, ma ce ne sono state altre sprecate a causa mia e forse era più importante portare a casa quelle".
Seguito dal fratello, Marini è cresciuto nella seconda parte di stagione, ottenendo risultati più costanti nelle ultime gare.
Vale è sempre molto impegnato, come è giusto che sia, perché comunque ha lottato per il campionato anche quest'anno, quindi sicuramente le energie fisiche e mentali le deve dedicare principalmente a quello. Però non solo a me, ma anche a tutti gli altri ragazzi della Academy, ha dato una grande mano. Quando abbiamo bisogno di qualcosa andiamo da lui ed è sempre il primo a darci dei consigli per fare in modo che possiamo dare il 100%.
Mi ha aiutato sicuramente tanto, soprattutto quando incontravo le piste nuove, raccontandomi qualche segreto: dalle buche, alla pendenze delle curve o ai punti in cui è meglio passare. Sono sicuro però che mi aiuterà molto anche l'anno prossimo, perché il processo di crescita non finisce mai”.