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Moto2, Mir: “Io e Lorenzo? Il padre mi ha insegnato le basi del motociclismo ma con Jorge…”

Il campione della Moto3, ex allievo della scuola del padre del pluricampione della MotoGP: “Chico mi ha insegnato come frenare correttamente e come aprire il gas, e tante altre piccole cose in termini di posizione in sella”.
A cura di Valeria Aiello
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Joan Mir, 18 anni / Getty Images
Joan Mir, 18 anni / Getty Images

Quella del 2017 è stata una stagione che ha regalato grandi emozioni, non solo in MotoGp dove il duello tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso ha tenuto aperto il mondiale fino alla finale di Valencia, ma anche nelle classi Moto2 e Moto3 che rispettivamente hanno visto trionfare Franco Morbidelli e Joan Mir. Entrambi nel 2018 affronteranno il salto di categoria, con il pilota italo-brasiliano che sbarcherà in top class con il team Marc Vds mentre Mir prenderà il suo posto nel team belga in Moto2, con Alex Marquez come compagno di squadra.

Chico mi ha insegnato le basi ma con Jorge…

Maiorchino come Jorge Lorenzo, Mir arriva da una famiglia che “non tanto” ama le moto. “Sì è vero, mio zio faceva motocross e un altro zio aveva la passione per le moto d’acqua, ma non siamo una famiglia che va pazza per le moto. Lo sono solo io. Mio padre aveva un negozio di skateboard, quindi la mia passione è un po’ strana – ha raccontato Mir in un’intervista a SpeedweeekHo iniziato con le minimoto – ricorda il pilota 18enne che si è formato nella scuola del padre di Jorge Lorenzo a Maiorca. “Sono stato lì per un anno o due, non è stato periodo troppo lungo. Mi ha insegnato le basi del motociclismo ma non mi sono mai allenato con Jorge” ammette “Chico – il papà di Jorge, ndr – mi ha insegnato come frenare correttamente e come aprire il gas, oltre a piccole cose sulla posizione in sella. All’epoca avevo nove anni”.

Dani Vadillo, l'uomo dietro Mir

Nessun allenamento con Jorge ma neppure alcun rimpianto per Mir che lo scorso dicembre ha coronato il suo sogno di correre al Ranch di Valentino Rossi a Tavullia. Il giovane maiorchino non ha mai nascosto la sua ammirazione per il Dottore (“Mi piace anche Nadal, ma come Rossi non amo nessuno, lo adoro”) ma se c’è una persona che lo ha aiutato a migliorare il suo stile di guida, questo è stato Dani Vadillo, il suo attuale allenatore. “Era un amico di famiglia e allenatore dell’associazione motociclistica di Maiorca. Siamo subito andati molto d’accordo. Così, quando ho detto a mio padre che volevo un allenatore, questo è stato Dani”.”.

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