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Moto3, Il debutto di Luca Marini: “A Misano il mio obiettivo è imparare il più possibile”

Il fratello di Valentino Rossi, alla sua prima giornata come wild card, è il giusto mix di entusiasmo, voglia di fare e grande maturità.
A cura di v.a.
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Occhi puntati sul debutto nel Motomondiale di Luca Marini, fratellino di Valentino Rossi. In sella ad una FTR Honda del team Twelve Racing che porta il suo numero, il 97, anno di nascita del giovanissimo pilota, Luca Marini non ha deluso i tanti curiosi che attendevano di vederlo in questo primo “ballo dei debuttanti”. Con la semplicità che contraddistingue l’intera famiglia, Marini scende in pista nella prima giornata di libere del GP di San Marino e della Riviera di Rimini, riuscendo a scrollarsi di dosso tutta l’ansia dell’eterno confronto con il fratello maggiore. Su un asfalto ancora particolarmente umido della sessione mattutina, Marini è cauto e prende confidenza con la nuova situazione, riuscendo a chiudere con la 21 posizione. Risultato che, nel secondo turno, non è riuscito a confermare, chiudendo 28esimo, in condizioni di asfalto molto più simili a quelle di gara, in cui i piloti della Moto3 sono riusciti a sfruttare al meglio il potenziale delle proprie moto.

L’emozione del debutto mondiale – Una prima giornata piena di emozioni per Luca Marini che, scaricata l’ansia dei primi giri su un tracciato che il 16enne conosce bene ma su cui non aveva mai corso con i “grandi”, si lascia andare a qualche commento sul venerdì come wild card in Moto3. “Ero emozionato prima di entrare in pista” sorride Luca, “ma una volta in pista mi sembrava di correre nel CIV, era tutto uguale. Era come una partita alla PlayStation, in mezzo a quei piloti che vedevo in tv. L’unica cosa importante è dare il gas, come sempre”. Il giovanissimo pilota, prima di scendere in pista, si è confrontato con uno dei suoi amici, Niccolò Antonelli, il pilota di Cattolica che corre, sempre in Moto3, in sella alla FTR Honda del team GO&FUN Gresini. “Ho parlato con Antonelli” ha spiegato Marini, “siamo molto amici e mi ha svelato qualche segreto della pista. Niccolò mi ha detto che qui si va forte dal primo turno, io invece ci metto sempre un po’ a prendere il ritmo, prima voglio avere tutto sotto controllo”. E sull’atmosfera della Moto3 aggiunge: “Mi aspettavo ci fossero meno giornalisti! Ogni tanto tutta questa attenzione rischia di farti perdere concentrazione, ma so che è una parte di questo mondo. Bisogna solo abituarsi”. Al termine della prima giornata da “osservato speciale” il giovane pilota mostra grande maturità e sulle prospettive di questa prima mondiale conclude: “Il valore di un pilota non si misura in una gara, ma nel corso di un’intera stagione. Il mio obiettivo di questo fine settimana è imparare il più possibile e poi voglio anche divertirmi”.

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