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MotoGp 2016, Valentino Rossi avverte: “Niente sarà più come prima”

Il pesarese alla vigilia del mondiale: “Dopo il finale della scorsa stagione, ci sarà una lotta senza finzioni”. Marc sopravvalutato? “Più che altro mi ha fregato, da parte sua era tutta una bugia”.
A cura di Valeria Aiello
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Sono fiero di quello che ho fatto, ma io tendo sempre a pensare al futuro. Come questa mattina, il primo pensiero è che manca una settimana al Mondiale, finalmente si inizia davvero”. Scalda i motori Valentino Rossi sulle pagine della Rosea e nelle diverse interviste precampionato rilasciate dal nove volte iridato alla vigilia della nuova stagione, pronto a ripartire tra rancori e voglia di rivincita che animano il campione di Tavullia dopo l’amaro del mondiale ormai andato. Una lotta all'ultima dichiarazione in cui si mette Valentino al fianco dei più grandi dello sport, come Maradona, Carl Lewis, Muhammad Ali, Jordan, Bolt, Federer? Ma anche Ayrton Senna, che spesso fa capolino insieme a Prost tra le foto postate sul suo profilo Twitter.

Quando Senna correva, non tifavo per lui e non mi stava molto simpatico – ricorda il pesarese a Gazzetta dello Sport – Io ero per Mansell, e quando poi arrivò in Ferrari, tenevo per Prost. Però quella volta di Suzuka nel '90 mi è piaciuto moltissimo come ha fatto Senna. Era stato fregato e l'anno dopo ha fatto quello che doveva fare. Ha avuto le palle”.

Quasi un avvertimento ai naviganti quello del pesarese. “Non so se ci sarà mai l’occasione” ride sotto i baffi il Dottore che ritrovati Marquez e Lorenzo in pista nei test prestagionali, è certo che dal 2016 non saranno solo regolamento, gomme ed elettronica unificata a cambiare.

Dopo il finale della scorsa stagione niente sarà più come prima – precisa a Motosprint – Però ci sarà una lotta più genuina. Ognuno potrà far vedere quello che pensa”.

Parlando di Marc Marquez, Valentino aveva detto che il tempo non avrebbe mai potuto cancellare quando accaduto negli ultimi round del mondiale, escludendo categoricamente un riavvicinamento tra i due, così come un rapporto personale piuttosto che una stretta di mano anche solo di facciata. Ma è nel ripensare ai tanti abbracci e pacche sulle spalle a fine gara, che il Dottore ha compreso il grande bluff dello spagnolo.

È arrivato dicendo che era mio tifoso, ma erano tutte cagate. Io ci avevo quasi creduto, ero pronto ad avere una rivalità matura, dando il 100% in pista, ma poi fuori comportandoti alla stessa maniera. Ma da parte sua era tutta una bugia.

Sopravvalutato? Più che altro mi sono fatto fregare da Marquez – aggiunge – Lui mi ha veramente tradito. Ad Assen ho capito che faceva il mio amico solo se mi batteva. Troppo facile così”.

Insomma, non si finisce mai di imparare, anche se ti chiami Valentino Rossi e sei al via della 21esima stagione nel mondiale, la 17esima in top class per il pesarese. Proprio questo il suo segreto.

La mia forza in questi anni è stata non dire mai "Ho vinto nove mondiale, queste moto si guidano come quelle lì". Altrimenti sarei a casa da un pezzo – dice Rossi – Il bello è cercare di capire quello che ci vuole per farle rendere al meglio, e cercare di migliorare sempre”.

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