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MotoGp, 5 cose da ricordare della stagione 2016

Dal record di nove vincitori diversi che ha spazzato via il vecchio primato, alla stretta di mano di Rossi a Marquez al parco chiuso del Montmelò: i cinque momenti più emozionanti della stagione appena conclusa.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi sul podio di Phillip Island, Gp d'Australia 2016 / GettyImages
Valentino Rossi sul podio di Phillip Island, Gp d'Australia 2016 / GettyImages

La finale al Ricardo Tormo di Valencia chiude il mondiale 2016 della MotoGp, tra il titolo vinto già in Giappone da Marc Marquez, consegnando il titolo costruttori alla Honda e quello team alla Yamaha dove dal 2017 Maverick Vinales sbarcherà al posto di Jorge Lorenzo che invece approderà in Ducati. I primi test 2017 archivieranno definitivamente la stagione ma prima di martedì prossimo, ecco cosa ricordare dei 18 Gp del calendario 2016.

1. Nove vincitori diversi

È il nuovo record. La vittoria di Andrea Dovizioso a Sepang spazza via il vecchio primato di otto vincitori diversi che durava dal 2000, quando a conquistare il gradino più alto del podio erano Garry Mc, Valentino Rossi, Max Biaggi, Alex Barros, Alex Criville, Loris Capirossi e Norifumi “Norick” Abe. Sedici anni dopo il risultato del forlivese della Ducati rinverdisce gli annali non solo della MotoGP ma anche della Ducati, portando a due le vittorie in questa stagione con quella di Andrea Iannone in Austria. Nel 2016, sul gradino più alto del podio si solo alternati Jorge Lorenzo, Marc Marquez, Valentino Rossi, Andrea Iannone, Cal Crutchlow, Maverick Vinales e Dani Pedrosa.

2. La rimonta di Rossi in Australia

Da 15° a 2° alla bandiera a scacchi di Phillip Island: una rimonta di quelle da manuale, la seconda miglior rimonta di sempre per il pesarese che aveva fatto meglio solo lo scorso anno a Valencia, quando dalla 26° e ultima casella in griglia per la penalizzazione inflittagli due settimane prima per l’incidente con Marc Marquez a Sepang, chiudeva ai piedi del podio. In Australia, 13 le posizioni recuperate dal campione di Tavullia: 13° al primo giro, 11° al secondo, 9° al terzo, 7° al 4° e 2° dal 10° al traguardo, alle spalle di un impeccabile Cal Crutchlow alla seconda vittoria in questa stagione dopo Brno.

3. Marquez-Lorenzo, l'arrivo in volata al Mugello

19 centesimi di secondo. Il soffio con cui Jorge Lorenzo ha vinto al fotofinish il Gp d’Italia contro Marc Marquez, dopo un’accesa bagarre risolta solo al traguardo, dopo che lo spagnolo della Honda aveva messo le ruote davanti alla Yamaha del connazionale all’ultimo giro, all’uscita delle Biodetti. La bandiera a scacchi è sventolata prima per il maiorchino che sulla pista toscana ha concretizza la quinta vittoria in sei anni.

4. Iannone riporta la Ducati alla vittoria

Era attesa dal 2010, da quando era Casey Stoner a vincere per l’ultima volta in Ducati. Andrea Iannone in Austria centra la sua prima vittoria in MotoGP e la prima in Ducati dopo un fine settimana in cui è stato costantemente tra i piloti più veloci, insieme al compagno di squadra Andrea Dovizioso, secondo al traguardo.

5. La stretta di mano di Rossi a Marquez

Valentino Rossi spazza via le polemiche per il finale della passata stagione e stringe la mano a Marc Marquez dopo aver centrato la vittoria al Montmelò di Barcellona, alla fine di un weekend difficile per il Motomondiale per l’incidente che è costato la vita al pilota della Moto2, Luis Salom. Seconda vittoria stagionale dopo quella Jerez per Rossi, tornato a vincere il Gp di Catalunya sette anni dopo il sorpasso ‘da straccio di licenza’ con cui beffava Lorenzo nel 2009.

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