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MotoGP, Abraham silurato da Ducati Avintia, al suo posto arriva Zarco

Il pilota ceco è stato licenziato dalla squadra nonostante il contratto firmato fino al 2020: “Non continuerò a correre con loro e non cercherò alternative, questa è la fine della mia carriera”. Sulla sua Desmosedici salirà Zarco, che potrebbe debuttare già nei test di Jerez.
A cura di Valeria Aiello
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Karel Abrahal, 29 anni / Getty
Karel Abrahal, 29 anni / Getty

Si chiude nel peggiore dei modi il rapporto tra Abraham e il team Avintia Ducati. Dal 2020 la squadra spagnola accoglierà il francese Johann Zarco, e sarà il pilota ceco a dover lasciare il team pur avendo un contratto firmato fino al 2020. Già a Valencia, in occasione dell’ultimo weekend di gara del 2019, il team manager della squadra, Ruben Xaus, aveva fatto chiaramente intendere che se Zarco fosse stato convinto dalla proposta Ducati, a perdere il posto sarebbe stato proprio Abraham. Il modo in cui la squadra ha scelto di comunicare la sua decisione non è però piaciuto al 29enne di Brno: “Ieri ho ricevuto un’e-mail di un avvocato spagnolo di Avintia, era un avviso riguardo il contratto. Quindi sicuramente non continuerò l’anno prossimo. Mi dispiace perché mi piaceva la squadra e adoro correre in MotoGP” ha detto Abraham sabato pomeriggio, in un incontro con i fan.

Silurato da Ducati Avintia, al suo posto arriva Zarco

Dall’esordio nel Motomondiale nel 2005, e dal 2011 in MotoGP, Karel Abraham ha disputato 214 GP, conquistando una vittoria in Moto2, a Valencia nel 2010, e due podi in totale con il terzo posto ottenuto lo stesso anno in Giappone. Nel 2016 si era trasferito senza troppa fortuna in Superbike, tornando l’anno dopo in MotoGP con il team Aspar. Passato alla Ducati del team Avintia nel 2019, ha terminato la stagione con 9 punti iridati, 14 in meno del compagno di squadra Tito Rabat. “Non sto cercando alternative. Per me, questo significa la fine della mia carriera” ha ammesso il pilota ceco che, fino a giovedì scorso, alla testata ceca iDnes Sport, aveva spiegato di aver ricevuto rassicurazioni in merito al fatto che la squadra non avrebbe ingaggiato nessun altro per il 2020. “Ancora non capisco, perché c’è un contratto firmato e sono completamente certo di non averlo mai violato. Lì (nella mail, ndr) viene data una motivazione, ma io non la accetto. Continueremo a parlarne, ma è ovvio che non correrò con loro. E anche se mi riprendessero, non sarei lì la prossima stagione. Chi vorrebbe continuare con una squadra che si comporta così”.

Abraham ha parlato della fine della sua carriera, anche se non ha del tutto escluso che “tra qualche mese, tra qualche anno” possa tornare ad avere “di nuovo voglia di correre”. Al contrario, la sua critica più aspra è stata in particolare per il management del team: “Sapevo di non poter credere alle persone in MotoGP. È andata così. Ma mi ha stroncato. Lo vivo come un enorme scherzo. Queste cose vanno risolte con un compromesso. O almeno trattate con correttezza, faccia a faccia”.

Al momento, l’unica conferma ufficiale della decisione presa dal team è quella arrivata da Abraham, ripresa anche su Instagram dal canale ufficiale del circuito di Brno, la pista di proprietà del padre dello stesso Karel. L’arrivo di Zarco, invece, dovrebbe essere annunciato nelle prossime ore, probabilmente già domani. Il francese potrebbe infatti debuttare in squadra nei test previsti per lunedì 25 e martedì 26 a Jerez, dove la MotoGP si ritroverà in pista per l’ultimo turno di prove prima della pausa invernale.

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