MotoGp ad Aragon: Marquez senza calcoli, spettacolo con Dovi. Redivivo Iannone
Ad Aragon è ancora Marc Marquez a centrare la vittoria mettendo così una seria ipoteca sul titolo iridato. Lo spagnolo ha la meglio su Dovizioso al termine di uno splendido duello durato per tutta la gara. Terzo il miglior Andrea Iannone della stagione che riesce a mettersi alle spalle il compagno in Suzuki Alex Rins. In quinta piazza termina Pedrosa con l'altra Honda, in sesta Aleix Espargarò per la miglior gara stagionale dell'Aprilia. Ottavo invece Valentino Rossi partito 17°. Disastro per Lorenzo che scattato dalla pole è uscito di scena alla prima curva finendo gambe all'aria. Tante dunque le emozioni regalate da questo GP di Aragon, andiamo adesso a vedere il meglio e il peggio di questa gara aragonese della MotoGP.
Top, chi può sorridere e perché
La voglia di essere il migliore di Marquez
Dopo la scivolata di Lorenzo, poteva accontentarsi di mettersi negli scarichi di Dovizioso e, dato il largo vantaggio in classifica generale, farsi accompagnare al traguardo limitando al massimo i pericoli. Ma Marc Marquez non si accontenta e dopo metà gara in seconda posizione comincia a duellare con la Desmosedici dell'italiano provando a prendersi la testa della corsa (non si contano i sorpassi e i controsorpassi con il Dovi negli ultimi giri). Testa della corsa che riesce poi a prendersi nel finale senza mollarla più, perché a lui non interessa solo vincere, ma dimostrare di essere il migliore, sempre.
Dovi al max
Insieme a Marc Marquez fa gara a sé. Con l'immediata uscita di scena di Lorenzo, Andrea Dovizioso si prende l'onere e l'onore di condurre le danze cercando di tenere dietro il cannibale Marquez. Il forlivese nel duello corpo a corpo con il campione del mondo in carica dimostra ancora una volta di essere l'unico pilota a poter infastidire il catalano negli ultimi Gp e nelle stagioni a venire. Il secondo posto finale è il massimo che oggi poteva raccogliere.
Finalmente Iannone
Finalmente Andrea Iannone. Dopo una stagione con tanti bassi e pochi alti, passata soprattutto a guardare Rins portare la Suzuki nelle posizioni che contano, l'abruzzese ad Aragon si riprende il ruolo di protagonista. Battaglia con il compagno per la terza posizione, riuscendo nel finale ad avvicinarsi alla coppia di testa che fin lì sembrava fare gara a sé. La sua migliore gara in Suzuki.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Disastro Lorenzo
Doveva essere il suo Gran Premio. Dopo la pole del sabato Jorge Lorenzo partiva nel Gp di casa con i favori del pronostico forte anche di una Ducati che su questo circuito è la moto migliore. Ma la sua gara non dura nemmeno una curva dato che alla prima per difendere la prima posizione dall'attacco di Marquez finisce gambe all'aria mandando immediatamente in fumo i sogni di vittoria e rimediando una lussazione all'alluce del piede destro che non dovrebbe però compromettere il suo finale di stagione. Che la scelta della mescola morbida all'anteriore abbia inciso?
La Yamaha non va più: Rossi e Vinales senza armi
Disastroso Gp di Aragon per entrambe le Yamaha sempre più in crisi. Dopo la pessima qualifica (Vinales rerocesso in 14a casella, Rossi solo 17°) i due sono ancora una volta lontanissimi dai primi, rischiando addirittura di finire anche dietro Zarco con la Yamaha del team satellite Tech3. Eppure il Dottore ha provato a metterci del suo, tentando una rimonta incredibile, ma la sua M1 non gli ha permesso di andare oltre l'8a posizione finale. Una leggenda del motociclismo come lui forse meritava un finale di carriera migliore con una moto all'altezza, ma ad oggi così non è.
Chance sprecata per Crutchlow
In una gara che ha perso fin da subito alcuni dei protagonisti più attesi, con le Yamaha in crisi nera, quella aragonese poteva essere la grande occasione per Cal Crutchlow con la sua Honda clienti del team Cecchinello. E invece il britannico dopo pochi giri finisce per terra alla curva 1 (scivolata simile a quella di Marquez in qualifica) dovendo dire addio alla sua rincorsa ad un piazzamento sul podio che oggi era decisamente alla sua portata.