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MotoGP, Agostini: “L’assenza di Rossi si sente, ma il mondo va avanti anche senza di lui”

Il bresciano è convinto che, nonostante il forfait del Dottore, lo show debba continuare: “Per lo spettacolo e per tutti è una perdita, ma ci sono altri campioni che possono regalare gioie. Il mondiale? Mi piacerebbe vincesse un italiano con una moto italiana”
A cura di Matteo Vana
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Giacomo Agostini e Valentino Rossi
Giacomo Agostini e Valentino Rossi

Quella di Valentino Rossi, infortunato nel corso di una sessione di allenamento in cui ha riportato la rottura di tibia e perone, è un'assenza che fa rumore: il Gran Premio di Misano ha perso uno dei suoi sicuri protagonisti e con esso anche un po' del suo appeal. L'Italia, nonostante il forfait del Dottore, però, può contare su Andrea Dovizioso che nella gara di casa cercherà di non far rimpiangere il numero 46 puntando alla vittoria che permetterebbe al leader del mondiale di tentare la fuga in vista dello sprint finale.

La MotoGP deve andare avanti anche senza Rossi

Lo spettacolo della MotoGP, nonostante la sosta forzata ai box di Rossi, deve andare avanti. Senza il pilota della Yamaha viene meno una delle attrazioni principali della classe regina del motomondiale, ma Giacomo Agostini, il pilota più vincente della storia, preferisce concentrarsi su quello che ci sarà in pista:

Vero, si sente l’assenza di Valentino, ma il mondo va avanti. Non può succedere che quando Valentino si ritirerà le corse finiranno; è giusto che il mondo vada avanti – ha dichiarato in una intervista a Marca -. Il pubblico vuole vedere i grandi campioni. Poi l’appassionato di ogni pilota, in questo caso Valentino, arriva al circuito per vederlo. Pertanto, per lo spettacolo e per tutti è una perdita. Per fortuna, però, ci sono altri campioni come Viñales, Márquez, Pedrosa, Dovizioso, Lorenzo che possono dare un sacco di gioia perché sono corse molto combattute. Fortunatamente non siamo soli.

The show must go on, è questo il pensiero di Agostini che, nonostante la pesante assenza di Rossi, è convinto che la MotoGP debba imparare ad osservare anche gli altri talenti in pista. Uno di questi è certamente Andrea Dovizioso che guida il campionato con la sua Ducati; una stagione fuori dal comune per il forlivese, mai così in lotta per il titolo. E' dal 2009  – anno dell'ultimo titolo conquistato da Rossi – che un pilota italiano non si laurea campione del mondo e anche Agostini fa il tifo per il Dovi nonostante un passato importante con la Yamaha. "Con la Yamaha ho grandi ricordi. Ho vinto con loro e quindi c'è un grande affetto. E' una squadra che seguo, ma d'altro canto io sono italiano. Mi piacerebbe vincesse un italiano, Dovizioso, con una moto italiana. Il favorito? Marquez. Anche se è secondo è il più veloce di tutti" ha concluso.

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