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MotoGP: al via i test Ducati al Mugello. Max Biaggi: “Si torna a scuola”

Iniziata la due giorni di test per Ducati sulla pista del Mugello. Tanta l’attesa per rivedere in sella ad una MotoGP il campione romano. Tempi non ufficiali ma comunque interessanti.
A cura di Fabrizio Carrubba
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L'attesa è terminata e dopo avere solleticato la curiosità dei tifosi e degli addetti ai lavori con continui "cinguettii" su Twitter in cui ha mostrato il suo numero 3 sulla carena della Ducati Pramac, la sua tuta nera pronta nel motorhome e la prova della posizione di guida, Max Biaggi è sceso in pista per dare inizio alla due giorni di test previsti al Mugello.

Sole, 25 gradi e ovviamente poco traffico in pista rendono ottimali le condizioni per svolgere i test. L'uscita di Biaggi era prevista per le 10:30. Un po' di ritardo nelle operazioni di preparazione hanno posticipato l'ingresso in pista della Desmosedici con il numero 3 sulle carene. L'autodromo è ovviamente off-limits, e voci poco attendibili si sono subito sparse via internet diffondendo un poco credibile 1:49.700 fatto registrare dopo poche tornate. In pista, intorno alle 12:00 sono scesi tutti gli altri piloti Ducati, Hayden, Dovizioso, Iannone e i tester Pirro e Battaini. Massimo riserbo anche sui loro tempi. Il confronto con una eventuale buona prestazione di Biaggi potrebbe essere imbarazzante, anche se qualche indiscrezione è trapelata sul miglior giro di Hayden, in 1:49.300. Secondo altre indiscrezioni il "Corsaro" avrebbe girato con un passo che si attesta intorno all'1:54.000 con un miglior crono di 1:53 basso. Nel primo pomeriggio, come previsto, le condizioni meteo sono cambiate tanto che intorno alle 15:20 i test sono stati interrotti a causa della pioggia. Le operazioni in pista riprenderanno domani, anche se il meteo non promette nulla di buono, lasciando pertanto i tempi di oggi come riferimento.

Rientro in MotoGP – A sopresa Max Biaggi ritorna, e neanche troppo in punta di piedi, nella massima categoria, da dove è assente dal lontano 2005, dopo una stagione all'insegna di presunti complotti con moto e materiali negati per continuare a gareggiare nella MotoGP. Il resto è storia recente: un anno sabbatico lontano dai circuiti, il rientro alle competizioni nella SBK e ancora due titoli mondiali portati a casa. Poi l'abbandono alle corse, forse dovuto più a motivi sentimentali che a questioni di anzianità. Ma si sa che l'anima del pilota è difficile da tenere a bada e da qua la voglia di rientrare, di mettersi in gioco, in una condizione fisica perfetta dovuta al costante allenamento mantenuto in tutti questi mesi.

Ducati Pramac – La possibilità viene offerta da Ducati Pramac, nella persona di Paolo Campinoti, con il benestare di Paolo Ciabatti, direttore del progetto MotoGP Ducati. Considerando l'infortunio di Ben Spies, che pare lo terrà lontano dalle gare ancora per parecchio tempo, e la disponibilità delle moto sulla pista del Mugello, dove erano già previsti i test, per Max Biaggi si è aperta la possibilità di provare la tanto criticata Desmosedici. Una mossa che pare più commerciale e pubblicitaria che un test fine a se stesso. Un favore personale concesso al "corsaro", come specificano chiaramente in Ducati e senza seguiti futuri, anche se sicuramente non si lascieranno scappare i preziosi suggerimenti che Biaggi, ottimo collaudatore dal polso fino, sicuramente dispenserà.

Ipotesi future – In linea teorica ci sarebbero due selle disponibili per il centauro romano: quella di Ben Spies in Pramac e quella della Ducati Laboratorio attualmente occupata da Michele Pirro che ha già sostituito il texano in altri GP. Ducati conferma Pirro al posto di Spies nel GP di Catalunya del prossimo 16 giugno, ma difficilmente la Ducati Laboratorio sarà affidata a Biaggi, per non stravolgere e vanificare l'ottimo lavoro fin qua svolto da Pirro per favorire lo sviluppo della Desmosedici. I tifosi dovranno rassegnarsi, o gioire, a seconda del caso, di un semplice ritorno isolato che probabilmente non avrà sviluppi e seguiti futuri.

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