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MotoGP, Aldridge boccia l’appendice che Honda ha chiesto di omologare in Argentina

Il Direttore tecnico del campionato non ha approvato una soluzione simile a quella utilizzata dalla Ducati: “No comment, sono informazioni confidenziali”.
A cura di Valeria Aiello
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Nonostante la sentenza della Corte d’Appello FIM abbia respinto il ricorso presentato da Aprilia, Honda, Suzuki e KTM contro Ducati per l’utilizzo dell’appendice sotto al forcellone delle GP19 di Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Jack Miller in Qatar, le squadre che hanno presentato reclamo continuano a ritenere ingiuste le ragioni che hanno indotto il Direttore tecnico della MotoGP, Danny Aldridge, a concedere l’omologazione del particolare. Una conferma di questa situazione è arrivata dai fatti che si sono verificati nella giornata di giovedì al Termas de Rio Hondo e che sembrano indicare la chiara intenzione da parte dei quattro costruttori di sottolineare l’incongruenza tra quanto stabilito dal regolamento tecnico e i criteri adottati per l’approvazione.

Aldridge boccia l’appendice Honda

Nella giornata di ieri la Honda ha infatti chiesto al Direttore tecnico del campionato l’approvazione di un’appendice simile a quella delle Ducati, ricevendo però una bocciatura perché avrebbe dichiarato che lo scopo principale sarebbe stato quello di generare carico aerodinamico senza fare riferimento al raffreddamento della gomma posteriore. “Per ogni tipo di elemento c’è un processo di omologazione, quindi i costruttori possono chiedere l’omologazione di un certo componente che io posso approvare o meno – ha spiegato Aldridge ai microfoni di Sky Sport – . Chiaramente non posso dare altre informazioni a riguardo prima che una soluzione venga approvata e utilizzata in pista. Si tratta di una conversazione privata che ho io con ogni costruttore”.

Con la Ducatiha aggiunto il Direttore tecnico – quando ho ricevuto l’elemento per l’approvazione, l’ho guardato e ho chiesto come funzionasse. Loro mi hanno detto che serviva a raffreddare la gomma posteriore e l’ho approvato perché rispettava il regolamento. La stessa cosa è accaduta con la Yamaha per lo spoiler per l’acqua”. In ogni caso, non sarebbe una sorpresa vedere anche Suzuki e KTM presentare, come Honda, una soluzione di questo tipo, mentre Aprilia ha già ammesso di essere al lavoro su un suo spoiler.

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