MotoGP, Assen. Andrea Dovizioso: “Non ci aspettavamo questo podio”
In una gara dove a mischiare le carte ci ha pensato la pioggia, Andrea Dovizioso è stato l’unico a tenere il passo di Marc Marquez. Scattato bene al via, il forlivese della Ducati su una pista ancora bagnata dalla pioggia caduta negli istanti che precedevano il via, riesce a portarsi al comando del gruppo quando Marc Marquez, dopo il cambio moto, sbaglia alla curva 1. Il Dovi ne approfitta e cerca di mettere metri importanti tra sé e il fenomeno di Cervera che però ne ha di più e inesorabilmente rimonta. Andrea Dovizioso deve cedere all’attacco di Marquez quando mancano 11 giri al termine del turno ma con grande soddisfazione riesce a chiudere secondo sotto la bandiera a scacchi del GP d'Olanda, il suo miglior risultato in MotoGP in sella alla Ducati dopo il terzo posto del Texas. Con i 20 punti della seconda posizione Andrea Dovizioso supera Jorge Lorenzo in classifica piloti e si porta in quarta posizione a 109 punti di ritardo dal punteggio pieno di Marc Marquez. Infine, trattandosi di una wet race, questo piazzamento a podio non rientra nel conteggio di successi che potrebbero negare alla Ducati le concessioni Open della prossima stagione.
“La pista si asciugava molto velocemente ma la pioggia caduta poco prima della partenza mi ha fatto pensare che potevamo fare qualche giro buono” ha spiegato Andrea Dovizioso al termine del turno.
“La strategia è stata perfetta, un’ottima partenza. Credo che abbia fatto la prima differenza il riuscire a capire quale curve fossero asciutte nei primi giri, quindi poter capire molto forte e avevamo fatto un buon gap su Marc. Ho cercato di salvare un po’ le gomme e di non derapare nel rettilineo, ma la pista si stava asciugando troppo velocemente quindi credo che con Marc abbiamo fatto lo stesso pensiero: ‘Spingiamo al massimo e cerchiamo di aumentare il gap. E dato che questa pista si asciuga velocemente, cambieremo la moto‘”.
“Non ci aspettavamo questo podio, sono contentissimo!” aggiunge il folivese della Ducati che conclude: “Sono condizioni particolari ma riuscire a ottenere questi risultati è importante anche se non siamo ancora molto veloci”.
