MotoGp Barcellona, Espargaro asfalta Rossi: “È morto un pilota e lui pensa alla curva 9”
Tensione alle stelle alla vigilia del Gp di Catalunya: la decisione di modificare la configurazione del circuito di Montmelò dopo l’incidente alla curva 12 che è costato la vita a Luis Salom, è finita al centro delle polemiche perché ad essere stata variata non è stata solo la curva fatale al maiorchino della Moto2, ma anche la curva 9 che, a detta di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, ha finito per favorire le Honda e in particolare Marc Marquez, uno dei dieci piloti che hanno partecipato alla riunione della Safety Commission di ieri pomeriggio. A conferma della sensazione dei due alfieri Yamaha, che non erano presenti né all’incontro e né al sopralluogo in pista, la pole position di Marquez a Barcellona e la prima fila in griglia di Dani Pedrosa, apparsi entrambi in difficoltà sul tracciato in configurazione standard.
Espargaro sbrocca: "È morto un pilota e lui pensa alla curva 9"
Che ci sia qualcosa che tra i top rider non va più dopo quanto accaduto nelle battute finali della passata stagione MotoGP è un sospetto più che lecito ma, come sottolineato da Pol Espargaro, la polemica montata dai due piloti Yamaha è apparsa fuori luogo alla luce della disgrazia del giorno prima. Nelle dichiarazioni rilasciate dopo le qualifiche, Lorenzo ha lamentato di non essere stato avvisato che nella riunione della Safety Commission si sarebbe parlato delle modifiche al circuito. Per Valentino Rossi, la modifica anche della curva 9 è stata chiesta da “qualcuno” solo perché gli “faceva comodo”.
Sono molto arrabbiato perché stavo guardando dall’hospitality la conferenza stampa e quello che diceva Lorenzo mi ha fatto diventare nero – sbrocca Pol Espargaro ai microfoni di Sky Sport – Stiamo parlando di una questione di sicurezza e che lui non c’era. Se avesse saputo che cambiava il circuito, sarebbe andato alla riunione? Ma c****, si deve andare sempre alla Safety Commission, i piloti della Moto3 e della Moto2 non hanno l’opportunità di andarci. Noi piloti della MotoGP abbiamo la responsabilità di proteggere i piloti delle classi minori.
E non può uscirsene dicendo che alle Honda va meglio. È vero, vanno meglio, ma una questione di sicurezza. Ieri è morto un ragazzo, dobbiamo pensarci tutti e andare tutti in Safety Commission e parlare tutti di queste cose.
Non può essere che Valentino poi dice che ci sono tanti circuiti che hanno curve pericolose ma non si cambiano. C****, devi andare in Safety Commission per dirlo, siamo lì per dirlo, perché non lo fai solo per te, lo fai per i piloti della Moto2 e della Moto3. Questo non si può dire dopo quello che è successo ieri – aggiunge Espargaro – Sono molto incazzato soprattutto per il mancato rispetto.
Perché avremmo dovuto chiamare Jorge? Tutti gli aspetti di cui parliamo in Safety Commission sono importanti. Non c’è bisogno che lo chiami nessuno, deve andare alla riunione della Safety Commission alle 17:30, quando tutti gli altri piloti ci vanno. Se lui fosse andato alla riunione, avrebbe saputo della modifica, ma se non ci vai…
La modifica della curva 9? Dobbiamo aspettare che qualcuno muore alla curva 9 prima di cambiare? Non è che se muore qualcuno si cambia e se non muore nessuno non si cambia. Non si può pensare che tutto il mondo è contro di noi e che Marquez lo fa per vincere. Io porto una Yamaha e io anche vado più piano in quel punto – ha concluso.