MotoGP Barcellona, Lorenzo: “Nessuno ha spiegato che avrebbero cambiato il circuito”
La seconda posizione ottenuta nella qualifiche del Gp di Barcellona, settimo appuntamento del Mondiale, non soddisfa Jorge Lorenzo. Il pilota della Yamaha non è riuscito a colmare il gap dal rivale spagnolo della Honda Marc Marquez e dovrà accontentarsi di scattare dalla piazza d'onore. Il maiorchino, che accusa un ritardo di mezzo secondo, non è soddisfatto delle modifiche effettuate al tracciato dopo l'incidente in cui ha perso la vita Luis Salom e non fa nulla per nasconderlo.
La cosa principale di questo fine settimana è che Luis non è più qui con noi, siamo tutti tristi, non è una condizione normale. Dopo il suo incidente la Direzione gara, assieme a qualche pilota, ha deciso subito di cambiare il tracciato, usando quello della Formula 1. Io non ho avuto la possibilità di essere presente alla riunione e dare la mia opinione. Per questo sono dispiaciuto.
Volevo dare il mio parere da leader del campionato, ma questo non è successo. Nessuno ci ha spiegato cosa si sarebbe fatto e né io né Rossi siamo andati a questa riunione. Penso che tutti e 24 i piloti avremmo dovuto essere presenti alla Curva 12 per decidere tutti assieme. Hanno voluto cambiare non solo la curva dell'incidente, ma anche la Curva 9 ha dichiarato ai microfoni di Sky.
La decisione presa non è andata giù al pilota della Yamaha che ha spiegato così il suo ritardo.
Noi della Yamaha soffriamo molto le staccate forti mentre la M1 è molto stabile nelle curve veloci. La soluzione adottata favorisce molto i piloti della Honda ma ora non si può cambiare. Per me era giusto cambiare la curva 12, era da modificare molto prima di ieri, prima dell'incidente, lì c'era troppo asfalto, ma non la 9. Ormai è andata così e dobbiamo accettare quello che è stato deciso e fare il meglio che si può per centrare un risultato importante.
L'amicizia con il giovane Salom
Un weekend particolare quello di Jorge Lorenzo, molto legato al giovane Luis Salom, scomparso in seguito alle ferite riportate nell'incidente di venerdì nella seconda sessione di prove libere. Un rapporto particolare legava i due che, soprattutto qualche anno fa, si allenavano insieme sognando di guidare nella classe regina.
Per me la perdita di Luis è una cosa molto dolorosa. Era di Palma di Maiorca come me, ci conoscevamo da molto tempo. Ora però lui non c'è più e non si può fare nulla se non star vicini alla sua famiglia e dedicarli un risultato positivo. La vita a volte è ingiusta. La gara sarà diversa dal solito per il cambio del circuito, ma ci saranno comunque in palio 25 punti, dunque dovremo dare il meglio per portare a casa il miglior risultato possibile ha concluso il leader del mondiale.
