MotoGp, Biaggi: “Rossi-Marquez? Basta che non diventi una battaglia navale”
Max Biaggi ha provato a restare fuori dalla diatriba per quanto accaduto nella gara della MotoGP di Termas de Rio Hondo. In molti a sostenere che la condotta di gara di Marc Marquez, penalizzato per ben tre volte in gara – un ride through per il pasticcio sulla griglia di partenza, la restituzione della pozione per l’entrataccia nei confronti di Alex Espargaro, e 30 secondi da sommare al tempo finale per il contatto con Valentino Rossi – non sia stata sufficientemente sanzionata dalla Direzione Gara, ma c’è anche chi si è scagliato contro il Dottore per le pesanti accuse nei confronti del rivale nel dopo gara .
"Basta che non diventi una battaglia navale"
Nelle ultime ore, a dire la sua sulla vicenda anche Max Biaggi che, questo weekend ha fatto da apripista d’eccezione nel primo ePrix di Formula E a Roma, tornando al volante di una monoposto a quasi venti anni dal test a Fiorano con una Ferrari di Formula 1. Secondo il Corsaro sono proprio questi gli episodi ad arricchire di spettacolo le gare: “Alla fine ogni gara ha la sua storia, ma c’è sempre stato più o meno qualche episodio negli anni – dice il Corsaro. “A volte tocca uno, a volte tocca all’altro, ma il campionato è bello anche per quello. Certo, se poi diventa una battaglia navale, quello no, per carità. Ma diciamo che questa MotoGP degli ultimi anni diverte, è avvincente e non scontata come quella di certi anni del 2000” è stato il commento di Biaggi ai microfoni di Diariodelweb.it. Nessuna condanna riguardo alla condotta di gara di Marquez ma qualche dubbio in più sulla manovra dello spagnolo in partenza, quando il campione della Honda si è schierato per il via nonostante avesse fatto spegnere la moto in griglia: “Si possono dare anche giudizi favorevoli o meno, ma vedere una moto contromano, anche se spinta, fa molto strano” ha ammesso Biaggi.
Sensazioni ben diverse da quelle del fine settimana e, in particolare, di venerdì scorso, quando Biaggi ha completato alcuni giri del tracciato cittadino sorto sulle strade dell’Eur: “Devo dire che, per essere un circuito non permanente, a parte qualche avvallamento, la macchina è abbastanza piantata. Ovviamente quando sei insieme agli altri piloti le cose si complicano, ma da solo mi è sembrato un giro al luna park. Mi sono divertito molto!”.