MotoGP Brno, Valentino Rossi: “Sfortunati e somari. Marquez? Il più furbo di tutti”
Amarezza a metà per Valentino Rossi che a Brno limita i danni in un pazzo Gp della Repubblica Ceca, con cambio moto dopo i primi giri per via dell’asfalto andato rapidamente ad asciugarsi subito dopo la partenza. Al via come la maggior parte dei piloti con gomma media rain (a differenza di Marquez che ha optato per l’azzardo della soft), il pesarese ha atteso le segnalazioni del muretto per rientrare al box, salvo poi comprendere che la tabella era stata mostrata con un giro di ritardo dagli uomini Yamaha.
Questa volta sono contento perché la responsabilità non è tutta mia… a questo giro ce la dividiamo – sorride ai microfoni di Sky Sport – Ma, a parte gli scherzi, avevamo deciso con il box che loro da lì avrebbero controllato tutti i section di Marquez, in questo caso, e di chi si fosse fermato prima, per darmi il “box” sulla lavagna perché probabilmente non è il miglior pregio decidere quando fermarsi. Però purtroppo, dal box hanno aspettato un giro di troppo per darmi la tabella, e quindi ho fatto un giro in più, e se fai conto che un giro sono 10 secondi, ho pers0 10 secondi. Se mi fossi fermato il giro dopo di Marquez, quando si sono fermati Vinales e Pedrosa, avrei potuto lottare con loro per il podio”.
"Marquez? "Il più furbo di tutti"
Come spesso accade in queste condizioni, Marc Marquez ha scelto il momento giusto per rientrare. Una questione di fortuna ma anche di strategia che, a detta di Rossi, era studiata a tavolino, compresa la decisione di far sfilare tutti per rientrare un giro prima senza farsi vedere.
Non avevamo una strategia a prescindere perché si fa fatica a farle. In gara ci sono molte cose che cambiano. Prima vi ho sentito, Marquez è il più furbo di tutti, quindi non mi sorprenderei che ci abbia fatto sfilare tutti per fermarsi un giro prima senza farsi vedere. Anzi, secondo me era già deciso prima, quindi in questo caso sono stati i più bravi ma anche i più furbi”.
Il dashboard attivo? Siamo un po’ indietro con il nostro dashboard in Yamaha e ancora non siamo pronti, ci avrebbe aiutato un sacco. Diciamo che comunque è un passo in avanti perché di solito in queste gare faccio dall’ottavo al decimo, invece oggi sono quarto. Quindi poteva andare meglio ma poteva anche andare peggio.
È stata una bella gara, un bel weekend. Mi dispiace un sacco non essere arrivato sul podio, perché da sempre gusto arrivare sul podio, e per i punti in campionato. Però sono stato sempre molto veloce sia sull’asciutto che sul bagnato, quindi siamo stati un po’ sfortunati e anche somari perché bastava fermarsi un giro prima. Rimane un po’ di amarezza per un podio sfumato che era alla mia portata, ma rimane una bella gara, con un buon passo sia sull’asciutto che sul bagnato e mi sono trovato sempre bene con la moto. E per questo che dobbiamo continuare così e diventare un po’ più furbi.
L’avversario più difficile? Quando ho visto che Dovizioso era con me, ho pensato ‘Stavolta non ho tardato così tanto’. Poi nel rientrare ai box mi hanno passato tutti e da lì ero 13°. Ma da lì è stata bella perché avevo un buon passo e ho trovato subito un feeling. è stata dura con Petrucci, ma grande battaglia con Crutchlow perché anche lui andava forte, e all’ultima staccata veramente mi sono attaccato con le unghie sull’asfalto per fermarti. Quindi quarto meglio di quinto”.