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MotoGP, Brno a rischio: la gara di quest’anno potrebbe essere l’ultima

Il Gran Premio della Repubblica Ceca rischia di uscire dal calendario del Mondiale a partire dalla stagione 2020.
A cura di Valeria Aiello
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Una grid girl in costume tipico sullo schieramento di partenza del GP della Rep. Ceca / Getty
Una grid girl in costume tipico sullo schieramento di partenza del GP della Rep. Ceca / Getty

Quello in calendario il prossimo 4 agosto potrebbe essere l’ultimo GP della Repubblica Ceca. Il Motomondiale, che fa tappa a Brno dal 1965 con la classe 500 che in quell’anno disputò la prima gara valida per il campionato sul circuito stradale di 13,94 km, e con tutte le classi dal 1987 sull’attuale circuito tornato in pianta stabile tra i GP del Mondiale dopo l’interruzione del quinquennio 1982-1986 – salvo la pausa del 1992, anno della scissione della Cecoslovacchia – rischia di perdere uno degli eventi più iconici del suo calendario.

Brno a rischio, la gara di quest'anno potrebbe essere l'ultima

A ammetterlo è Karel Abraham, pilota del team Reale Avintia Ducati in MotoGP e figlio del proprietario dell’autodromo di Brno. “È tutto vero – ha confermato il 29enne ceco – . Quello di quest’anno potrebbe essere l’ultimo GP a Brno. La maggior parte degli eventi svolti lì hanno avuto la collaborazione del Governo, ma ora non ci stanno rendendo la vita facile” l’ammissione del rider ceco a Motorsport.com. “Pagano due terzi del costo della gara, quindi il futuro è incerto. Non è giusto, perché ci sono molte aziende che traggono vantaggio da questo evento – che, ricorda, – è più importante della Repubblica Ceca”.

Come sta avvenendo anche in altre location, le autorità non sono più disposte a sborsare cifre troppo grandi, nonostante l’enorme ritorno economico che porta il weekend di gara. Il Governo ottiene tanti soldi dalle tasse e continueranno a fare soldi anche pagando per il GP. Ma se il circuito è quello che deve pagare la quota, gli altri si saranno arricchiti alle spalle del circuito. Questo non ha senso. È vero che il circuito è privato, ma sono in tanti a guadagnarci”.

In attesa di capire se il Governo deciderà o meno di finanziare l’evento, l’eventuale uscita di Brno andrebbe a favorire l’ingresso in calendario di nuovi circuiti che stanno premendo per ospitare un round del Mondiale. Dal 2020 sarà il Kymiring in Finlandia ad entrare a fare parte del calendario, e dal 2021 entreranno anche l’Indonesia e con molta probabilità il Brasile, che ha già un accordo firmato con Dorna, anche se di fatto non è stato ancora definito il circuito. Pure il Messico vorrebbe ospitare un GP all’Autodromo Hermanos Rodriguez ma il circuito automobilistico potrebbe non garantire gli standard di sicurezza richiesti ai tracciati che ospitano un round del Motomondiale.

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