MotoGP, Ciabatti: “Tra Dovi e Lorenzo nessun attrito, con Iannone era diverso”
Paolo Ciabatti non crede tra Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo nasceranno malintesi. In occasione della presentazione ufficiale della Desmosedici Gp, sia Dovizioso che Lorenzo hanno definito gli obiettivi per la nuova stagione ed entrambi i piloti hanno detto di voler lottare per vincere il titolo iridato. Parlando della possibilità che uno stesso proposito possa presto mettere i piloti uno contro l’altro, il direttore sportivo della Ducati si è espresso sul rapporto tra i due, dopo che nella passata stagione “in qualche occasione” la squadra ha avuto bisogno di sedersi a tavolino con entrambi i piloti – e precisamente a Sepang, quando Dovizioso aveva bisogno di vincere per tenere aperto il mondiale fino alla finale di Valencia. Prima dell’arrivo di Lorenzo, Dovizioso ha condiviso per due anni il box con Andrea Iannone e il loro rapporto era presto degenerato, fino al punto di non ritorno, in Argentina, nel 2016, quando con un sorpasso azzardato Iannone aveva buttato via un doppio podio Ducati all’ultimo giro. Qualche mese dopo, quando era ormai confermato che al posto di Iannone sarebbe arrivato Lorenzo, Dovizioso ha preso una posizione decisa nei confronti del pilota di Vasto, affermando che l’ormai ex compagno di squadra gli aveva ripetutamente dimostrato mancanza di rispetto.
"Nessun attrito, con Iannone era diverso"
Agli occhi di Ciabatti c’è una netta differenza tra Iannone e Lorenzo: “Penso che la situazione Iannone-Dovizioso sia stata molto diversa per via del carattere di Iannone. È molto diverso dal carattere di Jorge” ha premesso il direttore sportivo della Ducati in un’intervista a Crash.net. “Iannone ci piaceva ma, quando è entrato nella squadra, è arrivato con un approccio sprezzante nei confronti dell’altro pilota, che ha immediatamente creato qualche attrito. Jorge e Dovizioso, invece, si conoscevano già prima perché sono in MotoGP da diversi anni. Si rispettano l’un l’altro e ovviamente vogliono battersi a vicenda, ma questo è normale. Ogni compagno di squadra è il peggior avversario. Potrebbero esserci momenti in cui ci potrebbe essere più attrito, perché in pista tutto può succedere ma credo che sia Andrea che Jorge abbiano grande rispetto l'uno per l'altro, a nessuno dei due piace fare cose pazze in pista. Ovviamente non viviamo in un mondo ideale e potrebbero esserci momenti – e l'anno scorso ci sono state un paio di volte – in cui bisogna sedersi insieme e vedere di tagliare ogni potenziale problema fin dall'inizio, lasciando che i piloti spieghino le proprie ragioni. Così, se c'è qualche malinteso, questo non passa a un livello più alto”.