MotoGP, cinquina Marquez ad Austin ma Valentino Rossi vola in testa al Mondiale
Come lui in Texas nessuno mai ad Austin, per la nona volta di fila sul gradino più alto del podio negli Usa. Ma la prima vittoria stagionale che riapre il mondiale di Marc Marquez arriva nel giorno della prima battuta di arresto di maverick Vinales. Protagonista della corsa, Valentino Rossi, che con il podio numero 224 in carriera, il terzo stagionale dopo il Qatar e Argentina, vola in vetta alla classifica del Mondiale.
I top del Gp delle Americhe
Marquez centra la cinquina
Marc Marquez continua ad essere Capitan America in Texas: quinta vittoria di fila ad Austin per il campione spagnolo, la prima stagionale che lo rimette in gioco nel mondiale, anche se a -18 dalla vetta. Nove vittorie in altrettante presenze negli Usa per il campione di Cervera che scattato dalla pole, non ha perso il contatto con il compagno di squadra, Dani Pedrosa, balzato in testa alla corsa. Rotti gli indugi dopo otto giri, Marquez ha alzato il ritmo nelle battute finali, infilando un paio di giri record nella cavalcata verso un meritatissimo trionfo.
Rossi 2° leader del mondiale
Alle spalle del campione di Cervera, sorride ancora una volta Valentino Rossi che trova il terzo podio in altrettante gare disputate da inizio stagione. Terzo in Qatar e secondo in Argentina, il pesarese ha chiuso secondo al traguardo la gara di Austin malgrado la penalizzazione per aver tagliato la curva in seguito al contatto di Johann Zarco. Archiviato Pedrosa al penultimo giro, il pesarese ha dato tutto fino alla bandiera a scacchi, portando il suo vantaggio a oltre 2 secondi da Pedrosa: un margine più che sufficiente da rendere ininfluente la penalizzazione di 3 decimi inflitta dalla Direzione Gara. Complice la caduta di Maverick Vinales, il pesarese supera il compagno di squadra in classifica piloti, agguantando la leadership del mondiale prima di rientrare in Europa.
Zarco, che rischio con Rossi
Prestazione maiuscola per Johann Zarco, particolarmente aggressivo in partenza fino all’assalto al pesarese nel corso del settimo giro, dopo un largo di Rossi che ha accorciato le distanze tra lui e il Dottore. Durante il sorpasso, però, il due volte iridato della Moto2 ha costretto Valentino a raddrizzare la moto e a tagliare la curva. Una manovra che, secondo la Direzione Gara, ha avvantaggiato il pesarese, penalizzato di tre decimi. Superato da Crutchlow nelle battute finali, il francese del team Tech3 chiude quinto al traguardo, portando a casa altri 11 punti che sommati agli 11 della gara in Argentina, lo confermano come miglior rookie di questo avvio di stagione.
I flop del Gp delle Americhe
Primo errore di Vinales
Per un motivo o per un altro, anche in Texas non c’è stato l’atteso duello contro Marc Marquez. Scattato dalla prima fila, lo spagnolo della Yamaha è caduto al secondo giro, dopo aver perso l’anteriore in curva 18. Primo passo falso per il ‘Top Gun’ catalano che resta ancorato ai 50 punti raccolti nelle prime due gare, secondo in classifica piloti a 6 lunghezze di ritardo dal pesarese.
Male le Ducati
Altra giornata difficilissima per le Ducati, con Andrea Dovizioso miglior pilota di Borgo Panigale, sesto al traguardo, mentre Jorge Lorenzo ha chiuso solo nono, superato nelle fasi finali da Andrea Iannone e anche da Danilo Petrucci. La sensazione è che in Ducati la situazione sia peggiore di quella della passata stagione, considerato che adesso arriveranno piste, sulla carta, più ostiche per la Rossa.
Aprilia k.o.
Prima la caduta di Sam Lowes, poi un problema tecnico per Aleix Espargaro: weekend da dimenticare per la casa di Noale, ancora a zero punti con il britannico e appena sei lunghezze con lo spagnolo grazie al sesto posto trovato in Qatar. La strada per il successo sembra essere ancora lunga per l’Aprilia che incassa il secondo zero stagionale dopo la difficile gara in Argentina.