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MotoGP, cosa cambia sulla Ducati 2017 di Lorenzo e Dovizioso

Nuove linee aerodinamiche per la Rossa che oltre ad aver perso le alette non conserva quasi nulla della moto del 2016. Specifiche tecniche della ‘belva’ con cui Borgo Panigale punta a vincere il mondiale.
A cura di Valeria Aiello
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“Non ci resta che vincere il mondiale, non abbiamo scuse”. Senza giri di parole Gigi Dall’Igna ha fissato gli obiettivi della nuova stagione introducendo la squadra, i piloti Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso e la Desmosedici GP versione 2017, la nuova creatura con cui la coppia lotterà per riportare in Ducati il titolo iridato, impresa riuscita solo a Casey Stoner nel 2007.

Cosa cambia sulla nuova Rossa

La sensazione è che dietro all’apparente somiglianza con la GP16, della moto precedente resti ben poco, anche per le modifiche al regolamento che da questa stagione vieta l’uso delle alette aerodinamiche. La Ducati era stata la prima a riprendere la soluzione delle alette, poi adottata anche da Honda e Yamaha nell’ultima stagione. La factory di Borgo Panigale ha dovuto così rifocalizzare il proprio lavoro, proseguendo la ricerca in galleria del vento, alla ricerca di un compromesso per fronteggiare il cambio regolamentare.

La carena della Desmosedici GP presentata oggi all’Auditorium di Borgo Panigale non è ancora la versione definitiva. Nel confermarlo, lo stesso direttore generale di Ducati Corse ha ammesso che la carena non è ancora quella che vedremo in pista nella gara inaugurale del Qatar. Visibilmente più larga, potrebbe quindi essere ulteriormente rimodellata per migliorare prestazioni, sicurezza e recuperare carico. Presumibilmente la versione definitiva si vedrà proprio in Qatar dove, con molta probabilità, potremo tornare a vedere la ruota posteriore lenticolare già provata a Misano.

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Il telaio a doppia trave in lega di alluminio è completamente evoluto, con nuovi punti di attacco del forcellone posteriore e del motore, spostati più in basso, segnale che della moto dell’anno scorso, con cui la Ducati era tornata alla vittoria con Andrea Iannone in Austria e Andrea Dovizioso in Malesia, resta sono una lontana somiglianza. Cupolino più verticale e codone più basso, come anche lo schienale dietro alla sella. Punto di forza della Ducati è ovviamente il motore: il rivisto V4 a 90° promette di erogare una potenza di oltre 250cv mentre per il propulsore della passata stagione Ducati dichiarava una potenza di 245cv. Distribuzione desmodromica evoluta con doppio albero a manne in testa, 4 valvole per cilindro. A seguire le specifiche tecniche della nuova Rossa.

Ducati Desmosedici GP – Dati Tecnici

Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica evoluta con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro.
Cilindrata: 1.000cc
Potenza massima: Oltre 250 cv
Velocità massima: Oltre 350km/h
Trasmissione: Ducati Seamless Transmission (DST_EVO). Trasmissione finale a catena.
Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate dal nuovo sistema EVO 2 TCF (Throttle Control &
Feedback).
Carburante: Shell Racing V-Power
Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
Scarico: Akrapovic
Trasmissione finale: Catena D.I.D
Telaio: Doppio trave evoluto in lega di alluminio
Sospensioni: Forcella Öhlins 48mm upside-down ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico, e nuovo sistema freno idraulico in compressione ed estensione.
Elettronica: Centralina Magneti Marelli programmata con Software Unico Dorna
Pneumatici: Michelin, su cerchi anteriore e posteriore Ø17″
Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm/340mm con pinze a quattro pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini.
Peso a secco: 157kg

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