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MotoGP, Crutchlow attacca Michelin: “Pensate che io, Valentino Rossi e gli altri mentiamo?”

Il britannico del team LCR va giù duro sulle prestazioni delle gomme francesi: “Non è possibile che con il 50% si fanno tempi buoni e con il restante no. Non è facile soddisfare tutti i piloti e i team ma credo Michelin abbia un problema con la sua qualità”.
A cura di Valeria Aiello
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Le polemiche nei confronti della Michelin non accennano a placarsi. Dopo la questione nata per la gomma anteriore con carcassa più rigida che avrebbe dovuto essere introdotta in Argentina ma che di fatto arrivata solo a partire dal Gp d’Italia, una nuova diatriba sta tenendo banco tra piloti e addetti ai lavori. A esporsi è Cal Cruchlow che a Barcellona ha chiuso 11° al traguardo, alle prese con un problema con la gomma posteriore.

Crutchlow: "Pesante che io, Vale e gli altri mentiamo?"

A detta del britannico del team LCR la prestazione è stata influenzata dallo spinning avuto in gara, un problema di cui non hanno invece sofferto le Honda ufficiali di Marc Marquez e Dani Pedrosa, entrambi sul podio dietro alla Ducati di Andrea Dovizioso.

Abbiamo avuto un problema con la gomma posteriore, perché la mia è calata molto più velocemente di quella di Marc e Dani – ha raccontato Crutchlow a Speedweek.com – Nei test dilunedì a Barcellona subito capito il problema, appena lasciato il box. In gara avevamo un pneumatico difettoso”.

Sotto la lente, la questione qualità degli pneumatici Michelin che non dovrebbero mostrare differenze di prestazioni tra specifiche dello stesso tipo, ma che in realtà stanno condizionando i risultati anche dei top rider, compresi quelli dei piloti Yamaha Maverick Vinales e Valentino Rossi.

Maverick e Valentino hanno fatto giri record uno dopo l’altro a Le Mans. A Barcellona invece sono stati fino a tre secondi dal tempo del vincitore. Sappiamo che gli pneumatici vendono distribuiti in modo casuale ma non può essere che il 50% dei tempi è buono e il restane 50% non lo è. Non credo sia un problema di scelta gomme ma penso che la Michelin abbia un problema con la sua qualità”.

Dalla prima gara stagionale in Qatar, molti piloti hanno lamentato problemi con le gomme di quest’anno. Alcuni, come Rossi e Andrea Iannone, erano stati i primi a chiedere di cambiare la gomma anteriore, mentre Vinales vorrebbe che il fornitore francese offrisse gomme che funzionino bene su tutte le moto.

Alcune sono buone, altre cattive. La verità è che al momento tutti si lamentano delle gomme. Pensate che Valentino, Maverick, io, Dani, Marc e altri venti piloti mentiamo quando diciamo di aver avuto tre gomme difettose in un solo fine settimana? Alcuni sono sfortunati in gara, altri no. Cosa posso dire a Michelin oltre che la mia gomma era difettosa? Domenica scorsa hanno visto le mie gomme e se ne sono resi subito conto. È sempre e solo una questione legata alla fornitura, se capita una gomma buona oppure no. La gomma con cui sono caduto venerdì ha lavorato anche sabato e quando l’abbiamo provata andava come un razzo. Quando ho montato la gomma nuova più morbida, che avrebbe dovuto essere migliore, avevo il doppio dello spinning di quella vecchia. Questo succede tutte le volte.

D’altra parte, Cruchlow assicura che la Michelin è pienamente consapevole del problema di qualità. Oltre al problema della scelta “confusa”, come sottolineato anche da Marc Marquez alla vigilia del weekend catalano.

Anche con la Bridgestone c’erano lamentele di tanto in tanto ma la differenza di qualità tra le gomme era molto più bassa. Io sono un grande sostenitore della Michelin, non è facile per soddisfare tutti piloti e costruttori ma, in questo senso, la situazione sembra peggiorare invece di migliorare. E poi l’allocazione è anche un po’ confusa: per una pista impegnativa come quella di Barcellona hanno portato un anteriore asimmetrico con spalla più morbida, perché? – ha concluso.

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