MotoGp, Dall’Igna: “Lorenzo? Tattica non giusta, la fuga non ha funzionato”
Alla doppietta dello scorso anno al Red Bull Ring, la Ducati ha replicato con la vittoria di Andrea Dovizioso e il quarto posto di Jorge Lorenzo. Terzo successo stagionale per il forlivese dopo il feroce duello con Marc Marquez, terza vittoria per la Ducati che non vinceva tre Gp dal 2010, cioè da quando Casey Stoner infilava la tripletta Aragon, Motegi e Phillip Island. Tripletta riuscita anche a Loris Capirossi, nel 2006, con Jerez, Brno e Motegi. D’altra parte, a Jorge Lorenzo è sfuggito un podio che, come a Jerez, poteva essere alla sua portata. Scattato dalla prima fila, il maiorchino si è portato al comando nel corso del primo giro, ma questa velocità nelle prime fasi, a detta di Dall’Igna, non è la giusta strategia da adottare con la Ducati.
La sua tattica di provare a fuggire non ha funzionato, è senza dubbio stata migliore quella di Dovizioso, ma quella della fuga è una delle sue armi. Al momento “Giorgio” deve ancora imparare a mettere a frutto le qualità della Desmosedici, la sua gara è sicuramente stata importante dal punto di vista della motivazione – ha dichiarato Gigi Dall’Igna al Corriere dello Sport.
"Dovizioso? Interpreta meglio la Ducati"
Parole dure, nonostante Lorenzo stia cercando di recuperare in ogni modo il ritardo dal compagno di squadra. “A Jerez ha fatto terzo a quasi 15 secondi dal vincitore, Pedrosa, qui quarto ma a 2 secondi da Dani e a poco più di 6 da Dovizioso. È arrivato a un soffio dai primi, sono felice”. Quanto a Dovizioso “ è avvantaggiato perché conosce la moto da anni” sottolinea Dall’Igna che martedì prossimo insieme ai piloti tornerà in pita per un test a Misano, in vista del Gp del prossimo 10 settembre. “Avere più piloti è un aiuto per lo sviluppo. La Ducati non è più la moto di qualche stagione fa. Come ho detto in altre occasioni Dovizioso ha grande esperienza, ha già vinto un Mondiale, è quello che riesce ad interpretarla meglio” ha aggiunto Dall’Igna che sulla nuova carena presentata a Brno non esclude ulteriori sviluppi. “Da qui a fine anno abbiamo comunque ancora in serbo qualche idea” assicura, un altro passo nella giusta direzione.