MotoGP, Dani Pedrosa: “Al Mugello non si dorme, lascio il motorhome”
Non esiste notte del Mugello che si rispetti in cui si riesca a chiudere occhio. Dani Pedrosa conosce bene l’atmosfera del GP d’Italia, sesto round del calendario MotoGP 2014. Un circuito complesso riscaldato dalla febbrile accoglienza del pubblico italiano sui cui lo spagnolo ha centrato il successo due vole, nel 2010 in MotoGP e nel 2005 in 250cc. Un appuntamento che da sempre incanta il pilota di Sabadell, secondo in classifica piloti a 42 lunghezze di ritardo dal compagno di squadra e leader della classifica iridata Marc Marquez.
Al Mugello Dani Pedrosa non dormirà nel suo motorhome. In circuito, per lo spagnolo della Honda c'è troppo “rumore” durante la notte: quello dei tifosi che nel weekend campeggeranno sulle colline del tracciato toscano.
“Il Mugello è un circuito molto complicato, uno dei più difficili del campionato” ha commentato Dani Pedrosa. “Quando lo si vede per la prima volta sembra enorme, si ha la sensazione che sia troppo ‘grande’, soprattutto in settori come l’Arrabbiata. Poi anno dopo anno quando si arriva al Mugello, ti ricordi di quella prima volta. Si respira un atmosfera incredibile, i tifosi sono incredibili”.
“È anche l’unico GP della stagione dove non dormo nel mio motorhome, c’è troppo rumore!” spiega lo spagnolo della Honda. “Per i tifosi è come essere in un grande campeggio, stanno svegli fino a tardi, si divertono ed portano di tutto, perfino delle motoseghe senza scarico. Basta fare rumore e divertirsi e per noi è impossibile dormire bene”.
“Eppure questa incredibile atmosfera durante il giorno è grandiosa, soprattutto la domenica, con le tribune piene e la grande passione dei tifosi. E sono sicuro” conclude il pilota della Honda, “che sarà lo stesso anche quest’anno”.