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MotoGP, Dani Pedrosa l’eterno sconfitto

Non ci sono più scuse per il pilota catalano che archivia l’ottavo insuccesso consecutivo in classe regina.
A cura di v.a.
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Quello scorso doveva essere il mondiale di Dani Pedrosa. Lo si dice da anni. Ma come ogni anno, da otto anni a questa parte, in pista c’è sempre qualcuno più fresco ed efficace a soffiargli il titolo della classe regina. I tre titoli mondiali consecutivi vinti in 125cc e 250cc dal 2003 al 2005 sono ormai un lontano ricordo, talmente lontano che, quando si parla del catalano, risuona l’appellativo di “eterno secondo” e, in alcuni casi – come quest’anno – terzo. Non è per cattiveria, ma si tratta di una realtà cui Dani Pedrosa stesso sembra averci fatto un callo ancora più doloroso nella stagione conclusa, vista la scarpa stretta cui lo ha costretto Marc Marquez, il rookie, il fenomeno, il suo compagno di squadra. Un’ennesima stagione tra i top rider in cui Dani ha nuovamente mancato l’appuntamento con il titolo.

Viene da chiedersi se Dani, dopo una vita spesa a guidare la Honda, ci creda ancora. La stoffa di certo non gli manca, così come dimostrano i suoni numeri. Pedrosa, infatti, archivia la stagione conclusa con 300 punti all’attivo (-34 dal campione Marquez), 3 vittorie (Jerez, Le Mans e Sepang), 7 secondi posti, 3 terzi, 2 pole e 4 giri veloci, e aggiunge il terzo posto in classifica iridata a quello del 2007, portando a quota due le stagioni da terzo classificato in classe regina e mantenendo a tre quelle chiuse da vicecampione.

Non si può quindi dire che Pedrosa non sia maturo per l’agognato titolo, ma la fortuna, ahimè, anche quest’anno, non è stata dalla sua parte. Come al Sachsenring, quando un brutto high side va a compromettere la sua “delicata” clavicola sinistra che lo porta a non essere presente al via: un caro prezzo che Dani paga ogniqualvolta cade un po’ più forte, proprio com’era accaduto nel 2008 quando, sempre al Sachsenring, sull’asfalto bagnato si ruppe la mano, vedendo sfumare l’ennesimo mondiale. Come ad Aragon, quando il controllo di trazione fatto saltare da Marc Marquez è apice di una sfortuna incontrollata, indomabile proprio come la sua Honda che lo sbalza lasciandolo scivolare tra le braccia di una sorte inesorabile.

E se alla sfortuna e ai molti infortuni che sono andati a compromettere i risultati di questi anni si aggiungono gli avversari di livello pazzesco che Dani ha trovato sul suo cammino, eccoci giunti all’ottavo capitolo del romanzo Pedrosa, con tutti quei protagonisti che sono riusciti a mettersi davanti, a partire da Valentino Rossi, passando per Casey Stoner, Nicky Hayden, fino a Jorge Lorenzo e il fenomeno Marc Marquez. A Pedrosa restano ormai poche pagine da scrivere in classe regina, un altro anno di contratto in HRC, un’altra stagione su quella moto che ha portato tre dei suoi compagni di squadra alla consacrazione ma anche un primo anno senza il “freno” Puig. Ultime carte di un mazzo che, si spera, non siano tutte un due di picche.

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