MotoGP, Dovizioso: “Imitano Rossi perché non hanno personalità”
Per Andrea Dovizioso saranno giornate lunghe quelle che mancano alla prossimo round del mondiale sul circuito di Jerez, in Spagna, dopo l’amarezza di aver perso due podi in due gare, vittima degli errori di Dani Pedrosa ad Austin e di Andrea Iannone in Argentina. Il forlivese della Ducati lascia il Texas con le triple scuse del veterano della Honda che lo ha steso al tappeto in un mondiale che le nuove Michelin hanno ridotto a un ring. Colpi bassi tra mosse di mercato che arriveranno per l’ufficialità del passaggio di Lorenzo in Ducati: con l’arrivo dello spagnolo, uno dei due Andrea si farà da parte.
Jorge è un fuoriclasse, ha battuto Valentino a parità di moto e questo dice tutto – dice Dovizioso a La Repubblica – Iannone è veloce, lo scorso anno mi ha messo dei dubbi. Ma con questo inizio di stagione, è tutto più chiaro”.
Non sono omologato come il resto dei piloti. Valentino ha creato un modello, irripetibile. La maggior parte del paddock lo imita, perché non ha personalità: i fumetti sul casco, la ricerca della battuta a tutti i costi, quel tono aggressivo ma finto scanzonato. No, non fa per me”.
Anche Stoner era sulla stessa lunghezza d’onda
Ero d'accordo con tante cose che diceva Casey. Ma lui era troppo estremista – ha aggiunto DesmoDovi.
Quando lascerò la MotoGp? Potrebbe essere in qualsiasi momento, senza rimpianti: ho vinto un mondiale, sono stato con i più forti, ho sempre dato tutto. Ho 30 anni: non ho bisogno dei riflettori, per vivere bene. Sono sereno, dentro”.