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MotoGp, Dovizioso: “La caduta mi ha fatto girare le palle, Petrucci ha esagerato”

Il forlivese della Ducati steso da Espargaro al 12° giro del GP d’Argentina: “Chi ha innescato tutto è stato Danilo, era due giri che provavo a passarlo ma lui chiudeva la porta. Solo che così non lascia possibilità di manovra agli altri piloti. Non voglio litigare ma magari glielo dirò”.
A cura di Valeria Aiello
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Domenica disastrosa per il team Ducati al Termas de Rio Hondo. A contribuire al doppio zero nella trasferta Sudamericana del team factory di Borgo Panigale, dopo la caduta al primo giro di jorge Lorenzo, anche la sfortuna che in Argentina perseguita Andrea Dovizioso, steso da Aleix Espargaro nel corso del 12° giro, quasi come accadde un anno fa con l’ormai ex compagno di squadra Andrea Iannone. Il forlivese stava battagliando nel gruppo degli inseguitori quando Espargaro con la sua Aprilia lo ha centrato, mettendo fine alla sua gara. Immediate le scuse del catalano in pista, tornato a sincerarsi anche su Instagram, ma non quelle di Danilo Petrucci che, secondo il forlivese, esagerando in staccata, ha innescato la caduta.

Andrea Dovizioso / GettyImages
Andrea Dovizioso / GettyImages

“Chi ha innescato tutto è stato Petrucci. Lui è forte in staccata ed ognuno sfrutta le sue caratteristiche, ma credo che stesse un po' esagerando. Erano due giri che cercavo di passarlo in staccata, ma lui all'esterno frenava più tardi e chiudeva la porta. Solo che facendo così non lasci possibilità di manovra agli altri piloti. Io sono riuscito a non centrarlo per un niente, ma purtroppo Aleix è scivolato e mi ha centrato, però Danilo per me ha esagerato. Io ho un buon rapporto con lui e non ho intenzione di andare a litigare, ma credo che quando ci vedremo glielo dirò. Non credo però che cambierà molto, perché se lui vuole guidare così, continuerà a guidare così – ha detto Andrea Dovizioso come riportato da Motorsport.com.

In realtà ero molto contento di come ero riuscito a gestire la partenza, perché ero riuscito a recuperare tante posizioni. Però non ero molto veloce e la gara ci ha confermato diverse cose che non hanno funzionato nel weekend. Non avevamo grip sul posteriore e non siamo riusciti a capire perché: in Qatar non abbiamo avuto questo problema e questo ci ha condizionato tutti i turni ed anche la gara, perché non potevo sfruttare la mia abilità in frenata e perdevo anche in accelerazione. Dobbiamo cercare di capire perché è successo, anche perché Bautista ha fatto un gran bel weekend. Peccato perché comunque si poteva fare un quinto posto, che per come era andato il weekend poteva essere un buon risultato e farci ottenere punti importanti per il campionato”.

Tra la GP16 e la GP17 non c'è tutta la differenza che potete pensare. Ci sono tante Ducati competitive, perché la Desmosedici è sempre stata veloce negli ultimi anni. I piloti satellite ora hanno una moto veloce, quindi non sono sorpreso della prestazione di Alvaro, perché è uno veloce, quindi gli posso solo fare i complimenti”

Per il forlivese, tra due settimane, ci sarà la possibilità di rifarsi in Texas, ad Austin, per il Gp delle Americhe, e come in Qatar e Argentina, la scelta gomme sarà determinante, considerato il probabile debutto della gomma extra con carcassa più rigida prima inserita e poi cancellata dall’allocazione gomme del Gp d'Argentina.

Ad Austin ci rifaremo, ma a seconda delle gomme che portano con il tipo di asfalto, viene condizionata molto la prestazione. Qui alla fine non eravamo messi troppo male, ma non ci siamo mai stati per dire la nostra, perché con tre gomme su tre non avevamo il grip che avremmo sperato

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