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MotoGP, Dovizioso: “Le scuse di Iannone? Per modo di dire”

Il forlivese della Ducati sull’affondo del compagno di squadra in Argentina: “Lo conosco, so come corre. In quell’ultima curva è entrato annebbiato. Chiede scusa ma tanto per dire, in modo diverso da Pedrosa”. Sorpreso dall’arrivo di Lorenzo? “Un po’ sì, ma credo che in Yamaha non ci sia gran serenità”.
A cura di Valeria Aiello
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Andrea Dovizioso e Andrea Iannone / Getty
Andrea Dovizioso e Andrea Iannone / Getty

Ancora dolorante per l’incidente con Dani Pedrosa in Texas, secondo ko in tre round del mondiale MotoGP fino ad oggi disputati, Andrea Dovizioso ha parlato di pura coincidenza. In Argentina a stenderlo era stato Iannone, ad Austin invece il veterano della Honda lo aveva centrato all’altezza della ruota posteriore. Pochi centimetri più avanti e il forlivese avrebbe raccontato di un diverso rientro in Italia. La gamba sinistra fa ancora male, ma vista la dinamica, poteva andare diversamente.

Almeno non è peggiorata – racconta Dovizioso a Gazzetta dello Sport in edicola oggi – Ho anche dormito in aereo. A Jerez sarò pronto. A livello mentale non sono scosso, se non sei tu a sbagliare ti senti a posto. Potevo fare tre podi, e so quanto quei punti fossero fondamentali in un campionato così difficile. È quella, la cosa che scoccia.

Due su tre è una statistica devastante – ha aggiunto DesmoDovi – Sono solo coincidenze. In Argentina sappiamo cos’è successo, ad Austin è stato solo un piccolo errore, pura sfortuna. A Jerez chiederò di montarmi degli specchietti piccolini, così da gestire la sisuatzione, visto che gli altri…

Dovizioso prova a ironizzare su due incidenti difficili da digerire, specie quello provocato da Iannone.

Parliamo di due soggetti diversi che approcciano alle gare con mentalità diversa – prosegue il forlivese – Il danno è stato uguale, ma Andrea è entrato in quell’ultima curva annebbiato, non sapendo se ne usciva. Pedrosa ha solo fatto un errore.

Sulle scuse del suo compagno di squadra arrivate in tempi e modalità differenti da quelle di Pedrosa che dopo l’incidente si era sincerato delle sue condizioni già in pista, per poi scusarsi nuovamente in Ducati quando i due si erano rientrati al box, Dovizioso non sembra aver creduto troppo al mea culpa di Iannone.

Lo conosco, so come corre, non è la prima volta – sottolinea – Si fa pochi problemi, magari può chiedere scusa, ma lo fa per modo di dire, in modo diverso da Dani.

Con l’arrivo di Lorenzo in Ducati nel 2017, uno dei due Andrea si dovrà fare da parte. Dovizioso, alla sua quarta stagione con la factory di Borgo Panigale, ha rifiutato l’offerta della Suzuki per restare in sella a una Rossa per la quale, con l’arrivo di Gigi Dall’igna, aveva fornito input importanti per lo sviluppo della moto del 2015 e attuale base della Desmosedici GP. Ma se la Ducati decidesse di sacrificare proprio lui?

Non so cosa deciderà la Ducati, io sarò comunque sereno. Le persone in Ducati sanno cosa è successo negli ultimi quattro anni, Gigi lo ha visto in questi tre, hanno tutti i dati per capire le caratteristiche dei piloti, il lavoro di sviluppo, l’approccio e la professionalità.

Se sceglieranno me, è perché condividono il mio metodo di lavoro – prosegue – Dovessero scegliere diversamente, sarò ugualmente sereno. Ho sofferto tantissimo in questi anni, ma adesso siamo qui con una Ducati mai stata così competitiva, neanche quando vinceva Stoner.

Sorpreso dall’arrivo di Jorge? Se arriverà davvero, un po’ sì. Ma parlando da esterno credo che in Yamaha non ci sia una gran serenità. Brutto per un pilota vivere una situazione simile, anco più se sei un più volte campione del mondo.

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