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MotoGP, Dovizioso: “Non ce l’ho fatta ma comunque contento, stagione esagerata”

Il forlivese cade a Valencia e dice addio al sogno iridato: “Marquez ha fatto la differenza, noi non avevamo il passo per vincere. La caduta? Ho staccato un po’ più forte e sono andato lungo. La gomma era calata”.
A cura di Valeria Aiello
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Grande coraggio ma anche sfortuna per Andrea Dovizioso che a Valencia non è riuscito nell’impresa ma è stato applaudito come se avesse vinto il mondiale. La situazione in griglia partenza non era certa la migliore per il ducatista che, scattato dalla terza fila, ha dato tutto in gara, tentando con la rimonta di recuperare lo svantaggio e a vincere la gara, il solo risultato che avrebbe potuto lasciare aperta la speranza di alloro iridato contro Marc Marquez. Ma una caduta negli ultimi giri ha vanificato ogni sforzo. Il ducatista si è rialzato dalla ghiaia della curva 8 e ha raggiunto il box Ducati dove è stato accolto dal grande applauso di tutto il suo box.

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Dovi: "Stagione straordinaria"

Tolto il casco da vicecampione del mondo, comunque il miglior risultato in MotoGP per DesmoDovi, il forlivese è apparso visibilmente emozionato. “Ci abbiamo provato, secondo me dobbiamo essere contenti di questo weekend. Non ne avevamo quanto Marc però non abbiamo mollato fino alla fine, eravamo lì, ho dato la vita dal primo giro, mi sono messo nella posizione giusta ma non avevo tante carte da giocare” ha ammesso ai microfoni di Sky Sport. “Non ho mollato fino alla fine, ma stava calando la gomma, e quindi non riuscivo più ad attaccare. Facevo degli errorini, ho staccato un po’ più lungo nella curva dove normalmente guadagnavo, dovevo recuperare e sono andato un po’ lungo. La gomma dietro era calata e non ce l’ho fatta. Ma sono troppo contento di quest’anno”.

"Marquez? Anche quest'anno ha fatto la differenza"

Poi il pensiero va al team e a tutta la Ducati: “Devo ringraziare la squadra, i fan e tutti gli sponsor perché quest’anno abbiamo fatto un campionato esagerato. Grande soddisfazione, è stato un gran bell’anno. All’inizio pensavo di superare Jorge, avevo qualcosa in più anche se c’erano dei punti in cui perdevo e altri dove guadagnavo. Non avevo la velocità vera per andare là davanti, alla fine Jorge mi faceva guidare pulito e mi ha aiutato ad andare veloce fino alla fine. È stato positivo averlo davanti ma eravamo tutti al limite. Tutti i tre davanti facevano delle lotte strane e Marc era quasi per terra. Gli faccio i complimenti perché anche quest’anno è riuscito a fare la differenza”.

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