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MotoGP, Dovizioso a Motegi riporta la Ducati in pole

“Possiamo puntare al podio” confessa il Dovi che in sella alla Rossa di Borgo Panigale ritrova una pole che mancava da quattro anni per entrambi.
A cura di Valeria Aiello
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Finalmente è pole. Al Twin Ring di Motegi, Andrea Dovizioso e la Ducati mettono fine al lungo digiuno dalla prima casella dello schieramento di partenza. Un’astinenza che durava dal 2010 sia per il forlivese che per la Rossa di Borgo Panigale: proprio qui a Motegi, Andrea Dovizioso assaporava la sua prima pole in MotoGP; qualche settimana più tardi, a Valencia, era Casey Stoner a scattare per l’ultima volta davanti a tutti in sella ad una Ducati. Dopo tre stagioni di astinenza, la Desmosedici della nuova era Dall’Igna unita al Dovipower torna in pole, grazie al gran lavoro degli ingegneri e ad una supersoft in concessione alla categoria Open che il forlivese è riuscito a sfruttare per mettere dietro un inaspettato Valentino Rossi. Per la prima volta Andrea Dovizioso ha parlato con ottimismo in ottica gara, dopo aver costruito nel weekend un passo decisamente competitivo.

Gran bel weekend fino ad adesso” commentata Andrea Dovizioso dal parco chiuso. “Ho fatto una qualifica quasi perfetta, Sono andato solo un po’ lungo in discesa. Gran bei tempi oggi nonostante al pomeriggio le condizioni fossero un po’ più lente”.

Stiamo lavorando bene per la gara, forse questa volta possiamo puntare al podio” prosegue il forlivese. “Siamo molto forti su questa pista, possiamo frenare forte, acceleriamo bene in rettilineo. Grazie a tutta la squadra, siamo partiti subito molto bene, e questo ci ha aiutato a limare decimi su decimi a ogni turno

Ci sono 24 giri difficili da fare, ma come velocità ci siamo. Forse le Factory hanno qualcosa in più sul passo, ma Motegi è una pista che produce sempre una gara strana” spiega il Dovi che sulle previsioni e la strategie per la gara conclude: “il meteo prevede tanto vento per la corsa, quindi ora non serve stare a parlare di strategia. L'importante è capire bene il calo delle gomme: su questo fronte abbiamo lavorato per essere costanti e scivolare il meno possibile. In gara dovremo andare davvero al limite ma credo che possiamo giocarcela”.

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