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MotoGP, Dovizioso: “Tensione Rossi-Marquez? Non condiziona me, ma condiziona tutto il resto”

Il forlivese della Ducati è tornato sullo scontro tra i due rivali in Argentina: “Quando accade qualcosa di simile si crea un precedente. È sempre complicato gestire certe situazioni ma è importante anche parlarne e lavorarci”. Zarco punge: “Ricordiamo che a Sepang Valentino diede un calcio a Marquez e avrebbe dovuto essere squalificato, invece partì ultimo a Valencia”.
A cura di Valeria Aiello
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MotoGP pronta a ripartire per il Gp delle Americhe. Ancora poche ore e si tornerà in pista per il primo turno di libere ma, prima di raggiungere i box, i piloti hanno raccontato le proprie sensazioni nella conferenza stampa che, come di consueto, ha aperto ufficialmente il weekend. Tanti i temi trattati, in particolare quello relativo allo scontro tra Marc Marquez e Valentino Rossi negli ultimi giri del Gp d’Argentina. E proprio lo spagnolo, imbattuto da cinque anni ad Austin, ha provato a voltare pagina sulla caotica gara argentina nel debrief con i media in solitaria che ha preceduto l’incontro in sala stampa.

"Rossi-Marquez? Non condiziona me, ma tutto il resto"

Tuttavia, domani, nell’incontro della Safety Commission si ritornerà sui fatti accaduti in Argentina e, in particolare, sul regolamento: “Credo che domani in Safety Commission ci saranno parecchie idee sul regolamento, sicuramente sarà positivo parlarne, e vedremo se riusciremo a trovare qualcosa di meglio di quanto visto in Argentina – ha detto Andrea Dovizioso, tra i piloti presenti in conferenza stampaC’è sempre la possibilità di migliorare ogni situazione e cercheremo di parlarne domani. Quanto accaduto in Argentina non ha condizionato la mia strategia ma sicuramente condizionerà tutto il resto perché, quando succede qualcosa di simile, si crea un precedente che condiziona tutti”.

Dovizioso ha poi parlato del risultato trovato in Argentina e delle aspettative per il Gp delle Americhe: “Chiudere al sesto posto in ottica campionato non è un buon risultato ma alla fine dobbiamo prendere gli aspetti positivi. Siamo stati fortunati, abbiamo portato a casa parecchi punti senza avere una grande velocità. Miller ha dimostrato che si poteva essere veloci in gara e sicuramente non siamo contenti. Ma nel complesso siamo in una buona situazione in campionato, dobbiamo continuare a lavorare e mantenere la calma per lottare il podio o almeno i primi cinque posti dove non possiamo lottare per la vittoria. Austin è sempre una pista particolare, lo scorso anno abbiamo faticato molto, ma in passato ho ottenuto due podi, quindi perché no.

Crutchlow leader: "Meritiamo di essere in testa"

Reduce dalla vittoria in Argentina, è Cal Crutchlow a sbarcare da leader in Texas: “Non so se con la vittoria ho messo a tacere i critici ma sicuramente non bisogna dubitare delle mie qualità. Il team ha fatto un lavoro fantastico finora e al momento meritiamo di essere in testa del campionato piloti e quello team. Magari alla fine a Valencia la situazione sarà diversa ma facciamo un passo alla volta, prendendo le cose come vengono. Magari in Argentina la gara è stata strana, magari non dal mio punto di vista, ma per quello che accadeva alle mie spalle. Noi che eravamo in testa alla gara abbiamo fatto un grande lavoro considerando le condizioni della pista. Se sono preoccupato per la tensione vista in Argentina? A livello personale non condiziona assolutamente la mia vita, e anche tornando qui, non ha condizionato nulla se non le domande che mi sono state rivolte”.

Zarco punge il Dottore

Archiviato il primo podio stagionale, Johann Zarco che arriva ad Austin con il terzo posto in campionato: “Fare il primo podio stagionale alla seconda gara è sicuramente bello, e lo è anche essere così vicino alla vittoria. Ma è stato difficile, per cui chiudere al secondo posto è stata la situazione migliore per me e mi dà fiducia di poter fare bene anche ad Austin. La gara in Argentina è stata molto particolare, non so di cosa parleremo in Safety Commission, vedremo di parlare quali penalità assegnare, anche se possono variare a seconda delle situazioni, ma bisogna cercare di gareggiare nel modo giusto e accettare che è una lotta. Bisogna magari cercare di mantenere questa lotta nei limiti. Cambiare qualcosa in Direzione Gara? Non saprei, parliamo di due Dei della MotoGp, abbiamo Valentino, il primo Dio, e poi c’è Marquez che sta diventando un altro  Dio perché sta facendo delle cose incredibili, ha incassato la penalizzazione, non ha fatto punti in Argentina, e forse questa è la cosa peggiore per lui in quella gara. Ma ricordiamo cosa è successo nel 2015 in Malesia, Vale diede un calcio a Marquez, e quale fu la penalità? Casey Stoner disse che avrebbe dovuto essere esposta una bandiera nera, invece Valentino chiuse la gara e andò sul podio. E dissero – trovando una soluzione politica – che doveva partire ultimo in griglia. Quindi è difficile dirlo. È una situazione tra due piloti che devono parlare tra loro e magari trovare una soluzione insieme. Personalmente, quanto accaduto, non mi condiziona. Spero che questo non porti aspetti negativi al nostro campionato. Credo sia una situazione difficile che però potrà dare agli altri piloti la possibilità di strappare qualche vittoria e far muovere di più questo campionato”.

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