MotoGP, Ducati nera per la nuova carena Yamaha. Dovi: “Troppe balle sulle ali”
Sembrava una questione chiusa e invece, come fuoco che cova sotto la cenere, il tema delle alette torna ad essere rovente. La folata di vento è arrivata dalla Yamaha che a Valencia, nei due giorni di test che hanno segnato l’inizio della stagione MotoGP 2018, ha fatto debuttare un nuovo profilo aerodinamico con due grandi ali sporgenti, provato in pista da Valentino Rossi e Maverick Vinales. Una soluzione che non ha mancato di far storcere il naso a chi, come la Ducati, l’aveva rispolverata già nel 2015, salvo essere costretta a ri-focalizzare il proprio lavoro aerodinamico in seguito al divieto imposto dal regolamento a partire dalla stagione 2017.
Vietate perché pericolose
Per evitare che dalle carene dei prototipi sporgessero ali, ritenute pericolose in termini di sicurezza, nel corso del 2016 la Gp commission aveva anche riformulato il divieto, per cercare di chiudere ogni scappatoia per aggirarlo. La decisione era arrivata dopo che i costruttori impegnati nel mondiale non avevano trovato un accordo sul loro utilizzo, tra accuse reciproche che erano finite per compromettere i rapporti tra Ducati e le marche giapponesi. Nel corso della stagione appena conclusa, i costruttori hanno rivisto le loro carene, trovando delle soluzioni più o meno originali – una su tutte la curiosa ‘hammerhead' sviluppata dai tecnici di Borgo Panigale – che fornissero un effetto aerodinamico analogo a quello esercitato dalle ali. Ma quanto fatto debuttare dalla Yamaha a Valencia non è andato giù alla Ducati e ad Andrea Dovizioso.
Dovizioso: “Troppe balle sulle ali”
Tra le diverse moto messe a disposizione di Rossi e Vinales, tre per il campione di Tavullia e quattro per il ‘Top Gun’ catalano, entrambi hanno potuto contare su una M1 con una nuova e più aggressiva versione della carena aerodinamica con le ali. Appendici sulle quali a dire la sua è stato proprio Dovizioso, stabile metro della febbre raggiunta in casa Ducati. “Senza fare polemica, avevano detto che erano pericolose e le hanno abolite, ma quelle che mettono adesso sono molto peggio. Hanno raccontato una balla, volevano limitare la nostra evoluzione” sono state le parole del forlivese, come riportate da Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Più velata la critica di Jorge Lorenzo: “Nel 2018 saremo competitivi senza ali e senza test. Saremo forti”. Ad ogni modo è tutto da vedere, perché essendo solo un test e non un Gp in calendario, non è detto che la soluzione venga considerata consentita dal direttore tecnico della MotoGP, Danny Aldridge, il solo a giudicare se le nuove carene sono conformi alle nuove specifiche tecniche. Nel frattempo il team Ducati si sposterà a Jerez, dove dal 22 novembre i piloti titolari torneranno in pista, insieme ad altri team del mondiale Superbike, per l’ultima sessione di test privati prevista per il 2017.