MotoGP, Galbusera: “Il motore di Rossi? Fornitura non all’altezza”
Al Mugello, nell’ultima gara disputata del mondiale MotoGP, Valentino Rossi sognava di vincere davanti ai suoi nemici Lorenzo e Marquez. Ma non è stato così. La delusione per Rossi è stata enorme, perché il motore lo ha abbandonato e Jorge Lorenzo in volata è riuscito a battere Marc Marquez e così ha allungato sull’italiano nel mondiale piloti. Il capo tecnico di Valentino, Silvano Galbusera, in un’intervista rilasciata a Radio 24 ha parlato dei motori Yamaha di Rossi e Lorenzo che sono andati in fumo. Quello di Jorge si è rotto nel warm-up, Valentino invece a metà gara ha dovuto alzare bandiera bianca. Per Galbusera Rossi è stato solo molto sfortunato:
I motori erano stati già tutti utilizzati nella gara precedente, quello era il terzo motore di Valentino e di Jorge e non avevano dato alcun problema. I motori che avevamo tolto avevano quasi il doppio dei chilometri…Non siamo in grado di capire che cosa sia successo, dobbiamo analizzare tutte le parti del motore. Quello di Valentino aveva molti meno chilometri rispetto a quello di Lorenzo, sostituirlo preventivamente dopo quanto capitato a Jorge nel warm-up significa far correre Rossi con un motore mai utilizzato, troppo rischioso. Non abbiamo portato nulla di speciale al Mugello, i motori sono sigillati, chiusi. Niente di diverso è stato usato domenica. É solo sfortuna.
La rottura del motore ha tolto forse proprio la vittoria al trentasettenne centauro nove volte campione del mondo. Ma Galbusera ha ricordato anche che Rossi non rompeva un motore da quasi dieci anni, e la media è onestamente buona. Il problema sta nella fornitura Yamaha, che evidentemente ha sbagliato qualcosa:
Valentino era molto competitivo, era lì con Lorenzo e lo controllava, ne aveva di più dello spagnolo. Non abbiamo la controprova ma l’ha detto anche Lorenzo che Rossi ne aveva di più. L’ultimo pensiero che avevamo era l’affidabilità, Valentino mi ha ricordato che l’ultimo motore rotto è stato Misano nel 2007. Certo due motori rotti uno dietro l’altro mi fanno pensare che qualcosa nella fornitura non era all’altezza.
Il ritiro ha complicato i piani di Rossi, che adesso ha 37 punti di ritardo da Lorenzo e 27 da Marquez. Lo svantaggio è notevole, ma per Galbusera nelle prossime due gare l’italiano potrà ridurre il gap con i due spagnoli:
Adesso è dura recuperare, ma il campionato non è chiuso, ci sono ancora dodici gare. L’unica speranza è che con le Michelin è facile fare un errore con la gomma davanti, quindi tutto può succedere. Marquez va forte, ma dico che Valentino andava più forte di tutti al Mugello. Nelle prossime due gare possiamo essere competitivi.