MotoGP, Galbusera: “Rossi carico e motivato, proveremo a vincere il 10° titolo”
Ancora poche settimane e piloti e team torneranno in pista per i primi test invernali del 2017. Si parte il 30 gennaio, da Sepang, in Malesia per tre giorni di test, primo assaggio della nuova stagione che per modifiche al regolamento e i tanti cambi di casacca, si preannuncia particolarmente intrigante. Per Valentino Rossi sarà la quarta stagione con il capotecnico Silvano Galbusera, 60 anni: nelle precedenti tre ha chiuso sempre al secondo posto nel mondiale.
E allora proveremo a vincere questo benedetto 10° titolo. Da parte mia, ce la metterò tutta – promette Galbusera in un’intervista a Gazzetta dello Sport – Servirà una stagione senza errori e io lavorerò duro per dare a Valentino il materiale per vincere”.
Riposo ma anche tanti pensieri nella testa del tecnico brianzolo durante la pausa invernale, a partire da cosa poter migliorare dopo un 2016 che doveva essere una stagione Yamaha e invece, tra software unificato nuove Michelin, è stata quella in cui la M1 ha sofferto di più mentre la rivale Honda è riuscita a colmare il gap mostrato a inizio stagione.
Eravamo partiti bene ma abbiamo iniziato a soffrire dopo il Mugello. Honda ha iniziato a fare progressi, Yamaha non è invece a fare quel che normalmente le riesce. Vediamo che evoluzioni porteranno ai test. A Sepang inizieremo a capire quanto saremo competitivi, se al livello degli altri o se dovremo ancora rincorrere Honda e Ducati. In Spagna avevamo fatto molta fatica, vero, ma nel secondo test abbiamo avuto tempo per lavorare. Le prospettive sono buone, aspettiamo di vedere il nuovo motore”.
Evoluzioni e grande motivazione nella ricetta per il decimo titolo del Dottore, che nel 2016 ha stupito nella crescita sul giro secco ma ha anche sofferto delle “scorie” dell’avvelenata stagione precedente, tra errori e sfortuna che lo hanno tenuto lontano dalla lotta per il mondiale. Ma il campione di Tavullia, a 38 anni (li compirà il prossimo 16 febbraio) può ancora migliorare.
Dovrà soprattutto evitare gli errori, quelle cadute di troppo nel momento sbagliato. Che però sono scusabili: Assen è stata figlia del recupero per la rottura del Mugello, doveva vincere. E a Motegi voleva prendere Marquez. Quando devi rincorrere vai molto vicino al limite e a volte lo superi”.
Sarei sorpreso se… Se Vale non sarà competitivo. Ma lo vedo carico e motivato, pronto a ripartire. Nel 2016 era preoccupato, i test lo avevano rasserenato, ma non è mai stato rilassato come sempre, sapeva di dover stare attento, ogni piccolo incrocio con Marquez sarebbe stato amplificato, non poteva permettersi niente. Ma ora si ripresenta con un solo obiettivo: battere tutti. Compito impegnativo, la stagione sarà dura. Marc il suo favorito? Abbiamo visto come lui e la Honda hanno finito a Valencia. Sì, sono il binomio da battere”.
Vinales? Me lo aspettavo veloce, la Suzuki è una moto simile e non ha avuto grossi problemi di apprendimento. Però non mi aspettavo che andasse così forte. In ogni caso sarei sorpreso se lui e Valentino non lottassero con Marquez per il titolo. E Lorenzo in Ducati? Non so quale sarà il livello della Ducati con lui. Ci saranno gare nelle quali farà molto bene e potrà vincere. Ma che lotti per il titolo mi pare difficile. L’atmosfera in Yamaha? Con Maverick cambia poco. Nel box ci sarà poco o nulla da condividere, fuori, però, l’atmosfera sarà più rilassata”.