MotoGP, Guido Meda e il naufragio al Giglio: “Non erano scogli, ma il passaporto è perso”
“Non siamo finiti sugli scogli ma sono stati attimi di angoscia”. Così Guido Meda, voce storica della MotoGP e vicedirettore di Sky Sport racconta la disavventura in mare che ieri ha tenuto con il fiato sospeso tantissimi tifosi e appassionati del Motomondiale.
Naufragio al Giglio per Meda
Uscito in barca all’Isola del Giglio insieme alla famiglia e alcuni amici, in tutto nove persone tra cui cinque bambini, il giornalista milanese è stato vittima di un naufragio che fortunatamente si è risolto senza particolari conseguenze. “Innanzitutto la barca era di un mio amico, un’aragostiera di 12 metri – le parole di Meda come riportate da Gazzetta dello Sport in edicola oggi – Era una giornata dal tempo fantastico, anche il bollettino nautico non faceva presagire nulla, pure la Guardia Costiera si è detta sorpresa per come è evoluta la giornata. Ma nel pomeriggio, saranno state le 17, all’improvviso il vento e il mare sono montati in maniera violenta. Noi eravamo in un’insenatura e a abbiamo cercato di tornare in porto”.
“Non erano scogli, ma il passaporto è perso”
“Non siamo finiti sugli scogli, come è stato detto. Semplicemente all’improvviso la barca ha iniziato a imbarcare acqua dalla poppa, il motore ci ha abbandonato e a quel punto, visto che la barca iniziava ad affondare, il mio amico ha gettato in acqua la zattera autogonfiabile e siamo saliti a bordo. È stata una cosa velocissima, il tempo di metterci in salvo e dopo una decina di minuti la barca è andata a fondo. I bambini, mia moglie e tutti sono stati bravissimi, ma sono stati attimi angoscianti. A turno io e il mio amico ci siamo buttati in acqua per provare a indirizzare il canotto che puntava pericolosamente verso gli scogli. La fortuna ha voluto che dalla riva quattro turisti, abbiano visto cosa è successo e che uno di loro sia corso a chiamare aiuto. Quaranta minuti dopo ci hanno soccorso e tutto per fortuna è finito bene. Vorrei dire solo una cosa: quando vai per mare, sapere dove sono le dotazioni di sicurezza è fondamentale. Non capita mai, ma quando capita… Il mio amico è stato bravissimo”.
Silverstone a rischio
Tutto bene quello che finisce bene per Meda&family anche se, nei concitati attimi del naufragio, il noto giornalista ha sfortunatamente perso il portafoglio con tutti i documenti. Poco male se non fosse che all'interno vi era anche il passaporto necessario per volare nel Regno Unito dove, questo fine settimana, a Silverstone, si disputerà la tappa inglese della MotoGP. “Siamo ancora al Giglio, proviamo a far riemergere la barca con dei palloni gonfiati. Anche perché, tranne il telefono che mia moglie è riuscita a prendere e che ha miracolosamente resistito, il resto è andato a fondo. Anche il passaporto. Spero di recuperarlo per volare in Gran Bretagna per la gara di domenica”.